Davide Barillari, ovvero il complottismo (a suon di bufale)

Ancora una volta, dal profilo social del consigliere regionale del Lazio (ex M5S) post ricchi di disinformazione

30/10/2020 di Enzo Boldi

Errare è umano, perseverare è Barillari. Ancora una volta la bacheca social del consigliere regionale del Lazio si infarcisce di ipotesi di complotto condito da quel sapore amaro delle bufale andate a male. Già in passato abbiamo raccontato alcune narrazioni fuori dalla realtà provenienti dalla viva voce e dai profili Twitter e Facebook dell’ex pentastellato: dal sole che uccide il Covid (il Covid eh, non eventualmente il Sars-CoV-2), agli asintomatici che non sono contagiosi, fino alla confusione sull’obbligatorietà del vaccino anti-Covid disposta da Zingaretti (fatto non vero). E ora ha coinvolto alcuni cittadini nell’assurda corsa alle testimonianze per dimostrare come non ci sia alcuna emergenza ospedaliera in Italia, con immagini e filmati dai Pronto Soccorso di tutta Italia.

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Nella giornata di giovedì 29 ottobre, mentre in Italia si registravano quasi 27mila nuovi contagi (26.831, record da inizio pandemia), oltre mille ricoverati in ospedale (che ora hanno superato quota 17.615) e 115 ricoveri in terapia intensiva (arrivando a un totale di 1.651), e con ulteriori 217 decessi, lui pubblicava le immagini inviate da persone che hanno risposto al suo appello per dimostrare quanto sintetizzato in un hashtag: #fineemergenza.

Barillari e il complotto bufalesco dei pronto soccorso vuoti

Già ieri abbiamo smentito e contestualizzato il video-bufala che proveniva dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Sacco di Milano, con una spiegazione talmente semplice dall’essere disarmante: da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus in Italia, gli ospedali italiani hanno modificato le modalità di accesso nei siti di Pronto Soccorso. Si evita di far sostare pazienti risultati positivi al virus nelle zone comuni e a contatto con altre persone. Insomma, si tenta di evitare di provocare cluster all’interno degli ospedali. Le persone contagiate e che devono usufruire del supporto e delle cure di medici e infermieri, non arrivano a frotte nelle sale d’attesa dei Pronto Soccorso. Insomma, una verità talmente lapalissiana da smontare il complotto citato da Barillari nel giro di pochissimi istanti.

Lotta contro il virus, nel modo sbagliato

Insomma, basterebbe conoscere i nuovi regolamenti adottati nei Pronto Soccorso italiani per evitare di trasformare gli ospedali in potenziali cluster del virus. Eppure Barillari lancia il complotto e continua pedissequamente la sua assurda battaglia contro il virus. Non per debellarlo, ma per negarlo.

(foto di copertina: da video del Consiglio Regionale del Lazio + Tweet di Davide Barillari)

 

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