Zebra, il servizio tedesco che aiuta chi ha un complottista in famiglia e non sa cosa fare

In Germania esiste un servizio di consulenza gratuita per chi ha dei complottisti in famiglia e non sa come comportarsi

19/10/2021 di Giorgia Giangrande

A Friburgo in Germania c’è una donna, Sarah Pohl, che insieme ai suoi collaboratori offre Zebra: un servizio di consulenza gratuita per aiutare tutte quelle persone che, dall’inizio della pandemia, si sono trovate in difficoltà nel relazionarsi con partner, amici o parenti complottisti no vax.

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Zebra, consulenza per chi è vicino a complottisti no vax

Come ha raccontato Slate, il servizio Zebra – non tutto è bianco o nero è stato fondato il 15 febbraio 2020, poche settimane prima che il governo tedesco introducesse le prime restrizioni per contenere la diffusione del Covid-19. Ormai quasi due anni fa, il commissario per l’antisemitismo del Paese consigliò al governo di istituire il centro perché «prevedeva che la digitalizzazione avrebbe trasformato i miti del complotto in un grande pericolo». Lo considerava un servizio pubblico: ogni volta che i cittadini erano confusi sulle teorie che sentivano o preoccupati per il coinvolgimento di un parente con esse, avevano un posto a cui rivolgersi, con qualcuno che li avrebbe ascoltati e aiutati.

Inizialmente, quindi, le teorie del complotto dovevano essere il solo focus di Zebra, ma l’esplosione di disinformazione che l’ha accompagnata hanno fatto sì che le richieste di consulenza aumentassero. La principale referente Sarah Pohl ha raccontato di non aver mai visto «un’escalation di conflitti come questa». Mentre la pandemia costringeva la gente a prendere posizione sulle restrizioni, i vaccini e la nuova normalità, le chiamate hanno cominciato a piovere da persone confuse, che si chiedevano se interrompere i contatti con parenti o amici complottisti e negazionisti. Spesso, dopo aver offerto una spiegazione iniziale della situazione, le persone con tono disarmato chiedevano un semplice quanto profondo: «Cosa devo fare?».

Cosa fare quando si ha a che fare con dei complottisti

Da quando il divario tra vaccinati e no vax è aumentato sempre più, a tanti di noi è capitato almeno una volta di avere a che fare con persone che hanno scelto di non vaccinarsi, per ragioni che non condividevamo o che trovavamo assurde. Questo in alcuni casi ha determinato anche la rottura di rapporti di amicizia, rapporti di lavoro o addirittura di relazioni con il proprio partner. Come è accaduto in Germania al servizio Zebra, quando un giorno ha chiamato un uomo di mezza età preoccupato per sua moglie. La donna aveva sviluppato un’ansia riguardo ai vaccini e alle mascherine; passava ore a cercare su Telegram informazioni sulla pandemia. Piangeva molto e non riusciva a dormire la notte. Dopo che ha iniziato a rifiutarsi di indossare una maschera, che credeva avrebbe causato un calo dei livelli di ossigeno nel sangue e l’avrebbe fatta ammalare per aver inalato i germi, ha perso il suo lavoro come fisioterapista. Quando l’uomo ha chiamato per la prima volta, si chiedeva se l’ultima spiaggia fosse quella di lasciarsi.

L’intento del servizio di consulenza tedesco non è quello di dare risposte, ma quello di cercare di persuadere i complottisti no vax a tornare dall’orlo del baratro. Zebra non prende una posizione nella discussione, ma incoraggia i chiamanti a imparare ad affrontare le teorie dei loro partner in modo diverso.

La tematica è talmente attuale da permettere a chiunque di riconoscersi in una delle due parti di questo rapporti compromessi. Ma quando la pandemia sarà definitivamente un pericolo scongiurato e archiviato, cosa sarà accaduto a quelle relazioni umane? Amicizie interrotte e legami corrosi troveranno il loro punto di rinascita?

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