L’Italia e le sue competenze digitali: come è andato il 2023?

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Nonostante tutto, l'Italia rimane ancora indietro su diversi fronti quando si parla di competenze digitali

Abbiamo fatto una panoramica delle competenze digitali in Italia in diversi ambiti, da quello dei privati cittadini a quello dei lavoratori passando per Pubblica Amministrazione e Piccole e medie imprese. Come ne usciamo fuori in questo 2023? Non benissimo, se si guarda all’ultimo report Istat di fine anno: nonostante molti investimenti del Pnrr vengano destinati ad aumentare le competenze e i servizi digitali in Europa, lo stivale è il Paese in cui meno della metà degli abitanti ha digital skills di base.



Il bilancio del 2023 quando si parla di competenze digitali

Fa meglio l’Europa, che a livello di media vede i suoi cittadini avere digital skills di base per il 56%. In cima alla classifica degli Stati coi cittadini più virtuosi in tal senso troviamo Paesi Bassi (83%), Finlandia (82%) e Danimarca (70%). Mentre il sottosegretario per la Transizione digitale Alessio Butti è convinto che formare gratuitamente sul digitale 8500 persone sia «sulla strada per colmare il gap», emerge come determinati meccanismo e modelli della PA portino i manager a non eccellere nella gestione del sistema pubblico (e, in questo, c’entrano in parte anche le digital skills e l’innovazione).

Infine, pur considerando che la transizione digitale delle PMI non stia decollando – almeno non ancora -, è importante tener presente che, nel 2024, le skils digitali (sia soft, quelle trasversali, che hard, quelle tecniche e specifiche in un determinato settore) saranno fondamentali nel mondo del lavoro per rendersi competitivi e avere un vantaggio rispetto agli altri.