Metaverso e AI modificheranno le abitudini di chi viaggia in aereo?

Molte compagnie aeree hanno investito in intelligenza artificiale e piattaforme immersive. È la strada giusta verso il futuro?

19/07/2023 di Enzo Boldi

La storia recente dell’utilizzo di strumenti tecnologico-digitali innovativi è stata ricca di luci e ombre. Molte compagnie aeree hanno rincorso questa evoluzione, cercando di anticipare la concorrenza o – nella maggior parte dei casi – accodandosi a ciò che avevano già fatto altri. E se un tempo tutto riguardava la comunicazione, negli ultimi anni si è intensificato l’utilizzo di strumenti basati su algoritmi e intelligenza artificiale a supporto non solo degli utenti/clienti, ma anche come dotazione a bordo (o al di fuori) per cercare di fornire un servizio migliore, anche con un occhio all’ambiente.

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In particolare, l’attenzione non può che andare sull’intelligenza artificiale. Perché mentre si parla meramente di quella generativa di uso e consumo comune (da ChatGPT di OpenAI a Bard di Google), esistono diversi strumenti che sono già di utilizzo comune all’interno dei velivoli e dei sistemi informatici di diverse compagnie aeree. Non solo chatbot per rispondere, in modo automatizzato, alle richieste degli utenti, ma anche gli algoritmi per poter razionalizzare i costi, ridurre le emissioni e calcolare le variazioni dei prezzi.

Compagnie aeree e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Negli ultimi anni ci sono state anche alcune esasperazioni nel concetto di utilizzo dell’AI durante le operazioni di volo. In molti, infatti, hanno messo in evidenza come per un settore così delicato – soprattutto in termini di sicurezza – si debba procedere lentamente per evitare “errori” strutturali in grado di arrecare più danni che benefici. E, infatti, le compagnie aeree per il momento hanno investito soprattutto per quel che riguarda l’implementazione di alcuni sistemi che fanno riferimento all’esperienza dei clienti e all’ottimizzazione di rotte e programmi di manutenzione degli aeromobili. Oltre alla già citata esperienza di Ryanair, scopriamo alcune delle principali integrazione da parte di altre aziende del settore:

  • La United Airlines sta utilizzando l’intelligenza artificiale per procedere all’automatizzazione delle attività del servizio clienti (dalla risoluzione dei problemi alle risposte alle domande degli utenti). Questi strumenti sono stati integrati anche per la personalizzazione dell’esperienza di ogni singolo cliente, partendo dai “voli raccomandati” e arrivando fino a prodotti e servizi basati sulle loro esigenze.
  • La Delta Air Lines e la Air France utilizzano l’AI per la pianificazione dei voli e l’assegnazione dei posti a sedere. Il tutto corredato dagli algoritmi per prevedere la domanda dei voli, l’ottimizzazione delle rotte e la manutenzione degli aerei.
  • La American Airlines ha da tempo integrato i propri sistemi con gli strumenti AI per ridurre i costi e migliorare le esperienze di volo.

Dunque, come possiamo notare, si tratta di interventi a integrazione che servono più a interfacciarsi con l’utente (oltre ai programmi di manutenzione e osservazione dell’andamento del mercato) e non meramente a condizionare le operazioni di volo. Questo aspetto, più che altro, avviene nelle torri di controllo, quindi al di fuori dell’aereo. L’AI, infatti, sta prendendo sempre piede per quel che riguarda il controllo del traffico aereo. In particolare, le nuove tecnologie vengono già utilizzate per monitorare lo spazio aereo e identificare eventuali e potenziali pericoli di collisione tra aeroplani. Ma questi strumenti sono in grado di ridurre al minimo i rischi dettati dalle condizioni meteo, permettendo di rimodulare le rotte in base alla situazione meteorologica.

I viaggi col metaverso

Un altro aspetto simbolo dell’evoluzione digitale è senza dubbio il metaverso. Quello spazio non tangibile su cui molte aziende hanno puntato – attraverso cospicui investimenti – e che negli ultimi mesi sembra essere scemato, con l’attenzione mediatica che si è spostata sull’intelligenza artificiale. Lontano dai riflettori, però, molte aziende non hanno spento la luce attorno a questo strumento. Basti pensare a Vueling che da tempo annunciato lo studio della possibilità di viaggiare tra i diversi metaversi (e acquistare biglietti aerei nel metaverso). L’azienda spagnola, però, è in buona compagnia, con la concorrenza che ha mosso i primi passi concreti. Qatar Airways, per esempio, ha lanciato la piattaforma QVerse che permette a tutti i clienti di effettuare una visita virtuale all”interno dell’aeroporto di Doha, entrando in contatto (sempre virtualmente) con l’intera flotta di velivoli della compagnia. Singapore Airlines ha creato KrisVerse, una piattaforma nel metaverso che consente ai clienti di esplorare la cabina di prima classe e i servizi della compagnia aerea. Poi ci sono Emirates, Lufthansa e Virgin Atlantic che stanno lavorando alle loro piattaforme che avranno caratteristiche differenti.

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