Come funziona IT Alert e quali sono le prossime tappe del progetto

È in atto la sperimentazione, su vasta scala nazionale, del servizio di allerta e di monitoraggio gestito dalle autorità di protezione civile in Italia

04/07/2023 di Gianmichele Laino

La trasmissione del segnale agli operatori di telefonia mobile. La possibilità, per questi ultimi, di inviare degli sms all’interno di una cella ben circoscritta territorialmente, in modo tale da avvisare gli utenti dei vari servizi di telefonia mobile che operano in quella stessa cella di una possibile emergenza. Ecco come funziona IT Alert, il nuovo servizio di protezione civile che si va ad aggiungere agli altri strumenti a disposizione delle autorità per gestire le emergenze e dialogare prontamente con i cittadini. Il sistema si basa sulla tecnologia cell-broadcast che è fondamentale per un servizio di questo tipo: grazie al cell-broadcast, infatti, i cellulari possono essere raggiunti in aree geografiche ben circoscritte, appunto, anche in caso di limitazioni della linea telefonica. In questi giorni, in diverse regioni italiane, sono stati avviate delle sperimentazioni che consentiranno ai gestori del servizio di individuare delle possibili limitazioni di IT Alert e di procedere con gli opportuni interventi.

LEGGI ANCHE > Come ATS Milano ti invia un sms per dirti che sei positivo al Covid, ma poi si scusa per l’errore

Come funziona IT Alert: le aree in cui verrà attivato il secondo giro di sperimentazione

Il funzionamento di IT Alert dovrebbe essere abbastanza semplice, lato utente. Se ti trovi all’interno di un’area x coperta da una cella telefonica e se in quell’area si è verificato un evento che richiede un avviso d’emergenza, allora riceverai un sms sul tuo cellulare, se attivo e acceso. Ovviamente, questo vale indipendentemente dalla tua residenza geografica: se sei un cittadino di Roma e ti trovi in vacanza in Toscana, il fatto che il tuo device agganci la cella telefonica toscana ti rende automaticamente disponibile a ricevere eventuali messaggi di allarme.

La cosa viene resa ancor più semplice, lato utente, perché non è necessaria alcuna azione da parte sua per attivare le notifiche e per poter essere abilitato alla ricezione dei messaggi di IT Alert. Ovviamente, però, il modo di visualizzare i messaggi dipenderà molto dal tipo di device e dal sistema operativo che vi è installato.

Le prossime tappe di IT Alert

Il 28 e il 30 giugno, IT Alert è stato sperimentato in Toscana e in Sardegna. Il 5 luglio, invece, sarà la volta della Sicilia, il 7 luglio della Calabria e il 10 luglio dell’Emilia-Romagna. Secondo i responsabili del servizio della Protezione Civile, entro la fine del 2023 IT Alert sarà sperimentato in ciascuna delle venti regioni italiane. In ogni caso, il sistema di allerta è settato su standard europei che sono stati già ampiamente verificati in passato. Nel 2022, ad esempio, FR-Alert è stato attivato con successo in Francia, sempre l’anno scorso DE-Alert è stato attivato in Germania. L’Italia è leggermente indietro rispetto agli altri principali Paesi europei sulla sperimentazione, ma fino a questo momento non sono state notate particolari criticità.

Qualche mese fa, la Protezione Civile italiana aveva risposto alle critiche su presunti ritardi nell’attivazione del servizio rispetto ad altri Paesi europei. In quella circostanza, aveva evidenziato che – ad esempio – nonostante la Francia avesse sperimentato FR-Alert nel giugno del 2022, in Corsica il sistema di allarme non era stato utilizzato per una grave alluvione che aveva causato sei vittime.

Tuttavia, stando agli ultimi rilievi, anche in Italia il periodo di sperimentazione – che, sul sito di IT-Alert, si auspica possa concludersi nel 2023 – per legge è stato prorogato al febbraio 2024. È verosimile che soltanto dopo quella data, salvo ulteriori proroghe, il sistema di allarme europeo possa entrare pienamente a regime nel nostro Paese.

Share this article
TAGS