Dalla modalità aereo al 5g, il percorso dell’Europa per la connettività in volo

Dal 2008 a oggi, la Commissione Europea ha preso una serie di scelte che ci hanno portato alla possibilità di usare la rete 5G durante i voli

12/12/2022 di Ilaria Roncone

«I passeggeri a bordo dei voli nell’UE potranno utilizzare il 5G sui loro telefoni cellulari. Abbiamo aggiornato la decisione di attuazione per le comunicazioni mobili a bordo degli aerei per offrire una connettività super veloce e ad alta capacità»: questo è quanto scritto su Twitter dal profilo ufficiale della Commissione Europea a fine novembre 2022 per informare i cittadini del cambiamento. Proprio a partire da qui, la stampa italiana e nel mondo ha iniziato a titolare sul presunto «addio alla modalità aereo» (che non smetterà di esistere, comunque). Cosa è stato affermato finora? Thierry Breton , Commissario per il Mercato interno, ha detto che «il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più un limite quando si tratta di possibilità offerte dalla connettività superveloce e ad alta capacità». Ciò che guida l’Unione Europea in queste decisioni – e in tutte le altre relative alla connettività delle persone – sono l’innovazione e la precisa intenzione di ampliare le possibilità dei cittadini europei.


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«Il cielo non è più un limite»: il percorso a livello legislativo

La Commissione ha aggiornato la decisione relativa alle comunicazioni mobili a bordo dei velivoli aerei, designando una serie di frequenze per la tecnologia %g in volo. La notizia della possibilità di 5G sugli aerei va ad aprire nuove possibilità di innovazione, con i passeggeri che potranno utilizzare i propri smartphone al massimo delle capacità e delle funzionalità durante i voli esattamente come se stessere sfruttando la rete mobile 5G terrestre.

Come siamo arrivati a questo punto? Il percorso è iniziato nel 2008, quando la Commissione ha deciso di riservare determinate frequenze per le comunicazioni mobili sugli aerei, permettendo alle compagnie di fornire servizi di dati, messaggistica e telefonate quando erano in volo nell’UE. Come è possibile? A livello tecnico, spiegandolo brevemente, viene creata sul velivolo una cabina attrezzata con appositi apparati di rete – chiamata picocella – che permette agli utenti di essere connessi, chiamare e inviare sms tramite una rete satellitare che aggancia l’aereomobile alla rete mobile terrestre.  L’aggiornamento di quella decisione, oggi, apre le porte all’ampia diffusione dei servizi 5G.

Internet in volo, tra modalità aereo e Wi-Fi a bordo

Fino ad adesso, dovendo impostare la modalità aereo come tutti ci siamo sempre ritrovati a fare, abbiamo sempre saputo come sarebbero andate le cose: durante tutto il volo, fino ad atterraggio avvenuto, impostando la modalità aereo prima del decollo ci ritroviamo nell’impossibilità di sfruttare non solo i dati ma anche tutte le funzionalità di ricezione (Wi-Fi, GPS e Bluetooth). Il punto è fare sì che il dispositivo non possa interferire, tramite le onde radio e le inteferenze magnetiche, con le strumentazioni di bordo (la ragione per cui la modalità aereo è nata, appunto).

Fino ad oggi, alcune compagnie aerei avevano già a disposizione alcune frequenze per permettere chiamate, messaggi e internet su alcuni velivoli dal 2008 – nella maggior parte dei casi riservate a lavoratori di enti governativi o istituzioni -.

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