Colette, il cortometraggio nato per un videogioco e che ha vinto un Oscar
Il documentario è stato inserito all'interno di "Medal of Honor - Above and Beyond" e distribuito anche dal The Guardian
26/04/2021 di Enzo Boldi
La notte degli Oscar è stata scandita dal successo di Nomadland, di Frances McDormand (attrice protagonista del film diretto da Chloé Zhao) e di Anthony Hopkins (miglior attore protagonista in “The Father”). Ma c’è stato spazio anche per i videogiochi. Per la prima volta nella storia degli Academy Awards, infatti, uno dei premi è stato assegnato a un cortometraggio-documentario reso celebre dall’industria dei videogiochi: si tratta di Colette, comparso in “Medal of Honor – Above and Beyond” e diffuso anche dal quotidiano britannico The Guardian.
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La giuria dell’Academy ha assegnato al cortometraggio, diretto in regia da Anthony Giacchino, il riconoscimento come miglior corto-documentario. Poco più di 24 minuti in cui una donna francese di 90 anni, Colette Marin-Catherine, racconta il suo ritorno in Germania, 74 anni dopo aver fatto parte della Resistenza contro i nazisti. Le toccanti immagini della donna e della sua visita all’interno del campo di concentramento di Mittelbau-Dora, dove fu ucciso il fratello, sono state rese pubbliche (e fruibili a tutti, gratuitamente) dal quotidiano britannico The Guardian.
Colette, il corto nato per un videogioco che ha trionfato agli Oscar
Il cortometraggio-documentario non era nato per il cinema o per la televisione. L’idea originale, infatti, era quella di inserirlo solamente all’interno del videogioco “Medal of Honor – Above and Beyond”. In un’epoca in cui i gamer chiedono sempre più una realtà virtuale molto attinente alla vita reale, i produttori avevano deciso di arricchire il proprio prodotto inserendo racconti come quelli di Colette. E la potenza della storia ha superato il confine virtuale imponendosi anche come spazio di riflessione pubblica. Infatti, nonostante le critiche tecniche mosse al videogame a causa del suo “peso” su piattaforma, la storia della 90enne francese ha attirato l’attenzione di media come il The Guardian che ha deciso di distribuirlo gratuitamente.