La Cina ha bannato Clubhouse

È durato meno di un gatto in tangenziale

08/02/2021 di Enzo Boldi

Questa mattina, senza alcuna stimmate di preveggenza, avevamo parlato di quanto tempo sarebbe durata l’app Clubhouse in Cina. Nel giro di poche ore, la risposta è arrivata: Clubhouse bannato in Cina. È bastato un fine settimana di stanze – le room presenti all’interno del social tanto in voga da qualche giorno – in cui si parlava del regime cinese, delle violenze anti-democratiche ad Hong Kong e Taiwan, ma anche di quello che accade agli Uiguri. Ed ecco arrivare la classic scure censoria da parte del governo che ha bloccato qualsiasi tipo di accesso alla app.

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Come ha riportato l’agenzia Reuters, le prime segnalazioni su Clubhouse bannato in Cina sono arrivate questa mattina dai cittadini che vivono nella zona Occidentale del Paese. All’inizio si poteva pensare ad alcuni problemi tecnici, ma ovviamente la storia ha ben presto preso una nuova-vecchia strada molto nota ai cittadini cinesi. Come conferma anche TechCrunch, la decisione di sospendere la possibilità di accedere al social dei messaggi vocali è arrivata direttamente dal governo cinese. Insomma, Clubhouse è durato meno di un gatto in tangenziale.

Clubhouse bannato in Cina, la genesi del blocco

Secondo il quotidiano britannico The Guardian, i primi sintomi di quel che poi è avvenuto nel corso della giornata di oggi erano palesi da quel che è accaduto all’hashtag utilizzato su Weibo – uno dei pochi social autoctoni e consentiti in Cina – per incensare proprio Clubhouse, definito come uno spazio vitale per il «Rinascimento della Cina». Oltre 50mila condivisioni prima della sparizione.

Le stanze chiuse contro gli abusi del regime

Sul social del messaggi audio, infatti, erano nate molte stanze (alcune in lingua cinese, altre in inglese) in cui si raccoglievano le storie di chiunque volesse denunciare pubblicamente gli abusi del regime: dalle violenze, alle repressioni (vedi Hong Kong e Taiwan), fino al massacro degli Uiguri. Ma anche in questo caso, la classica spada censoria del regime ha colpito silenziando tutte le comunicazioni su Clubhouse sui canali social. Nulla di nuovo sul fronte Orientale.

(foto di copertina: foto IPP/imagostock)

 

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