La compagnia China Telecom deve cessare tutte le sue attività in Usa

Anche con Biden le aziende tech cinesi devono tenere alta la guardia vista la scelta di bandire China Telecom e tutte le sue operazioni dal territorio Usa

28/10/2021 di Ilaria Roncone

La U.S. Federal Communications Commission, agenzia governativa indipendente supervisionata dal Congresso, ha posto un divieto di operare in Usa per l’unità di China Telecom, uno dei tre principali fornitori di comunicazioni in Cina.  Nonostante Biden stia prendendo provvedimenti per migliorare le comunicazione con la Cina (è previsto, entro fine anno, un incontro tra il presidente Usa e Xi Jinping ), la situazione continua per le big tech Cina – tra cui anche Huawei – rimane alta.

Martijn Rasser, direttore del programma di tecnologia e sicurezza nazionale al Center for a New American Security di Washington, non ha esitato a definirla un’«azione importante che manda anche un messaggio più ampio a Pechino: indipendentemente da chi è il presidente, gli Stati Uniti continuano ad essere preoccupati per i rischi posti dalle aziende tecnologiche cinesi che operano negli Stati Uniti».

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La ricostruzione dei rapporti Usa Cina: il caso China Telecom

Dopo anni di amministrazione Trump – tra scontri dal commercio all’origine del Covid – e dopo la conclusione della vicenda legata alla manager di Huawei Technologies, Meng Wanzhou, tocca a Biden ricostruire. La tensione rimane alta su determinati fronti, in particolare sul caso China Telecom avviato da Trump. Con l’ex presidente i controlli per le esportazioni, divieti e ordini esecutivi per bloccare le aziende cinesi sono stati particolarmente aggressivi.

China Telecom è una delle più grandi compagnie telefoniche cinesi che – secondo un rapporto del Senato Usa dello scorso anno – domina il mercato insieme a China Mobile e China Unicom. Secondo l’agenzia indipendente l’azienda ha «sollevato significativi rischi di sicurezza nazionale e di applicazione della legge». Vengono evidenziati problemi relativi alla sorveglianza e alla gestione del traffico, dati frutto di briefing riservati che secondo John Byrne di Global Data non costituiscono «nessuna prova reale di eventuali misfatti, ma una percezione generale che potrebbero commettere qualche tipo di illecito su ordine di attori del governo cinese».

L’ordine di terminare le attività entro 60 giorni

Cina Telecom ha 60 giorni per cessare le sue operazioni negli Stati Uniti, ha riferito la FCC in un comunicato stampa – come riporta Bloomberg -. Un’azione che comunque era prevista da tempo, se si considera la stretta operata dagli Usa anche per altri prodotti di marchi cinesi.  Da parte di China Telecom c’è delusione: «La decisione della FCC è deludente – ha riferito un portavoce – e abbiamo intenzione di perseguire tutte le opzioni disponibili, pur continuando a servire i nostri clienti». C’è da dire che il contributo della divisione Usa alle entrate dell’azienda è piccolo, come ci ha tenuto a far notare l’ad di Telecom China.

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