Ma Chi l’ha visto che per lanciare un servizio di un ragazzo scomparso parte con un video sul “tiktoker” Razzi?

Il programma di Federica Sciarelli ha affrontato la notizia della scomparsa di un ragazzo partendo da un'intervista off topic all'ex senatore (ora tiktoker) Razzi

21/10/2021 di Giorgia Giangrande

Durante la puntata di ieri – mercoledì 20 ottobre – Chi l’ha visto ha mandato in onda un servizio di 1 minuto e 50 interamente dedicato ad Antonio Razzi, l’ex senatore – tra gli altri – di Forza Italia, adesso tiktoker da 95 mila followers. Il motivo? Serviva da aggancio per dare aggiornamenti sul caso di Alessandro Venturelli, ragazzo scomparso il 5 dicembre 2020.

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Razzi a Chi l’ha visto: il collegamento

Che un programma dedicato a persone scomparse abbia dedicato un servizio ad un tiktoker è abbastanza strano. Ma che questo tiktoker sia l’ex senatore Antonio Razzi e che a lui vengano dedicati quasi due minuti di servizio (senza un collegamento concreto) al caso del ragazzo scomparso, è più che strano. È straniante. L’uomo sarebbe stato coinvolto per una foto scattata sul lungomare di Pescara insieme a tre giovani suoi fans, uno dei quali avrebbe una somiglianza sconcertante con Alessandro Venturelli, il ragazzo di 21 anni allontanatosi volontariamente dalla sua casa di Sassuolo (Modena) il 5 dicembre del 2020 intorno intorno alle 15:30 e che non ha fatto più rientro, come riporta la pagina dedicatagli sul sito di Chi l’ha visto.

Durante la puntata di ieri, però, l’attenzione al caso è stata data a partire da un servizio su Antonio Razzi: se fosse stato coinvolto unicamente per chiedere se ricordasse le circostanze in cui scattò quella foto e se quel giorno avesse notato qualcosa di particolare in quei tre ragazzi, non ci sarebbe stato nulla di male e non saremmo qui a parlarne. Il punto è che il servizio è apparso totalmente fuori contesto, dal momento che è stato lanciato con le parole della conduttrice Federica Sciarelli: «Le foto non sono finite e anche le persone più inaspettate possono essere coinvolte dai nostri telespettatori». A quel punto, viene lanciato il servizio in cui l’inviata Raffaella Grigi  pone delle domande all’ex senatore, che poco c’entrano con il ragazzo scomparso: È sempre qua a Pescara, cosa fa adesso? Adesso faccio TikTok, mi diverto con la mia collaboratrice che mi fa i TikTok. È anche un segno che la vita continua anche quando sei pensionato, risponde l’ex senatore. Poi il servizio continua mostrando uno dei tanti video pubblicati da Razzi sul suo profilo ufficiale, uno di quelli in cui segue i trend del momento. E così via per un altro intero minuto e mezzo, durante i quali vengono mostrati anche altri video.

Alla fine, quando ormai l’attenzione dello spettatore è del tutto spostata verso un grande «PERCHÉ?», il servizio si orienta finalmente sul focus della questione: Razzi ricorda le dinamiche in cui venne scattata quella foto? Ricorda quel ragazzo ricciolino che a qualcuno è somigliato ad Alessandro Venturelli? Ai più attenti però non sfugge l’omissione di una domanda fondamentale: è uno scatto di questa estate (quindi post-data della scomparsa) o dell’estate scorsa (quindi prima del 5 dicembre 2020 e, quindi, totalmente irrilevante ai fini delle indagini)?

A togliere ogni dubbio ci pensano per fortuna i genitori di Alessandro Venturelli, poiché nessuno meglio di loro conosce loro figlio. Il ragazzo in foto con Razzi non ha la visibile cicatrice al collo che ha invece loro figlio. Quindi, non sarebbe stato più opportuno far partire il servizio direttamente dall’intervista ai genitori del ragazzo di Sassuolo? Perché interpellare Razzi, TikTok e l’area dell’intrattenimento all’interno di un servizio di cronaca che poteva tranquillamente fare a meno di quel minuto e mezzo di preambolo?

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