L’indifferenza dei media italiani sulla causa delle famiglie delle vittime del Covid
La notizia è stata riportata questa mattina dal Guardian
23/12/2020 di Gianmichele Laino
A farcelo scoprire, questa mattina, è stato il Guardian. Il quotidiano britannico, infatti, ha reso nota l’iniziativa delle famiglie italiane delle vittime del coronavirus che stanno preparando un’azione legale nei confronti del governo per quanto accaduto ai loro parenti. La causa famiglie vittime Covid arriva nell’indifferenza generale dei quotidiani italiani, che hanno preferito lasciare spazio alle storie strappa-lacrime degli italiani rimasti bloccati nell’aeroporto di Londra, subito dopo l’interruzione dei voli tra la Gran Bretagna e l’Italia a causa della cosiddetta variante inglese del coronavirus.
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Causa famiglie vittime Covid, la notizia sul Guardian
Uno dei principali quotidiani britannici, invece, ha dedicato un ampio spazio alla notizia, raccontando come le 500 famiglie abbiano promosso un’azione legale contro il primo ministro, il ministro della Salute e il presidente della regione Lombardia per presunta negligenza criminale nella gestione della pandemia. Nella giornata di oggi, mercoledì 23 dicembre, l’istanza di causa civile verrà presentata presso la procura di Bergamo che, come sappiamo, è una delle città al centro della provincia più colpita dalla prima ondata di coronavirus.
La richiesta di causa civile è stata formulata dall’avvocato Consuelo Locati che chiede 259mila euro a titolo di risarcimento per ciascuna delle 500 famiglie che hanno intentato causa. Consuelo Locati rappresenta, infatti, i membri di Noi Denunceremo, un gruppo per i parenti delle vittime del covid che si è formato ad aprile e che, da allora, sta facendo sentire costantemente la propria voce.
Causa famiglie vittime Covid, le ragioni di Noi Denunceremo
Una voce che, però, a quanto pare viene ascoltata pochissimo in Italia, dove i media del nostro Paese sembrano non dare troppo peso a una causa che mette di fronte al governo e alle istituzioni locali sia la cattiva gestione della mancata zona rossa di Alzano e Nembro, sia l’assenza di un piano pandemico strutturato che potesse in qualche modo contribuire a diminuire gli effetti dell’epidemia nel Paese. La causa civile, infatti, è stata promossa a partire principalmente da questa nuova notizia, emersa in seguito ad alcune inchieste di Report che hanno raccontato di una sorta di insabbiamento – avvenuto al livello di vertice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – del mancato aggiornamento del piano pandemico italiano, fermo al 2016. Una notizia recente, che ha dato ancora maggiore impulso alla richiesta di una causa civile.
Il Guardian ha riportato anche le dichiarazioni di Luca Fusco, il rappresentante dell’associazione Noi Denunceremo: «Questa azione legale è il nostro regalo di Natale per quelli che avrebbero dovuto agire e non l’hanno fatto, mentre in Italia, nel giorno di Natale, ci saranno 70mila sedie vuote (quelle delle vittime del coronavirus nel Paese, ndr). Con una pianificazione adeguata, come richiesto più e più volte dall’UE e dall’OMS, siamo certi che ce ne sarebbero stati molti meno». Ma sui giornali italiani, tranne poche eccezioni, tutto tace.