Il titolo del Messaggero che gioca con il “paziente inglese”

La copertura mediatica sulla notizia della variante Covid si rivela sbagliata anche nella scelta di alcuni titoli

22/12/2020 di Redazione

«Variante Covid, il virus preferisce gli under 60: l’identikit del “paziente inglese”»: questo il tiolo del pezzo del Messaggero che altro non vuole fare che fornire tutte le informazioni sulla variante Covid britannica chiarendo tutto quello che sappiamo finora secondo la ricostruzione fatta dall’Oms. Il pezzo ricostruisce quanto stabilito dall’Oms in merito alla questione ma la scelta del titolo e dell’attacco – giocando con il film Il paziente inglese e sulle preferenze del virus – mirano più all’ottenimento di click che a fornire informazioni in modo adeguato al momento che stiamo vivendo.

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I titoli che puntano ai click per la variante Covid britannica

Questo è l’esempio di uno di quei titoli che, a volte con giochi di parole a volte con sensazionalismo, spingono i lettori a cliccare con grandi aspettative. Considerata la situazione in continuo divenire e la mancanza di un numero di dati sufficienti per fare un’informazione precisa e puntuale in merito alla questione, Il Messaggero ha fatto di una frase dell’Oms – «la maggior parte dei casi si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni» – un titolo che afferma che il virus preferisce le persone con meno di 60 anni. Visti i pochi dati a disposizione e gli studi in corso e visto che, ora dopo ora, il virus viene individuato in molti altri paesi – compresa l’Italia -, il titolo risulta fuori luogo.

Anche l’attacco

L’attacco del pezzo parla di «under 60, inizialmente con accento del Kent, Sud-Est dell’Inghilterra. Ora non più. È l’identikit del “paziente inglese”. Il bersaglio ideale della nuova variante di coronavirus Sars-CoV-2 intercettata nel Regno Unito». Che sia il bersaglio ideale non lo si può desumere da quella frase dell’Oms, che ha classificato solo la situazione nel Regno Unito. Il Messaggero definisce il nuovo ceppo del Covid, partendo dalla frase dell’Oms, «una variante che preferisce i giovani e gli adulti sotto i 60 anni, secondo quando riporta l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un focus in cui fa il punto su quanto si sa finora» parlando come se si sapesse che la stessa cosa vale anche negli altri paesi.

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