Campionessa di scacchi fa causa a Netflix per essere stata insultata in “La regina degli scacchi”

La causa alla serie La regina degli scacchi proviene da Nona Gaprindashvili, nominata nell'ultimo episodio dicendo che non ha mai affrontato uomini, ma non è vero

17/09/2021 di Ilaria Roncone

Nona Gaprindashvili, nominata nell’ultimo episodio della celebre serie tv Netflix La regina degli scacchi, esiste davvero e gioca a scacchi. E ha fatto causa a Netflix per essere stata offesa in quel contesto. Nell’ultimo episodio di “The Queen’s Gambit” la campionessa viene nominata da un annunciatore che afferma: «C’è Nona Gaprindashvili, ma è la campionessa mondiale femminile e non ha mai affrontato uomini». La causa a Regina degli scacchi Netflix si basa proprio su questa frase, che non corrisponde al vero.

LEGGI ANCHE >>> Netflix ha un «ufficio materie sensibili» che vuole inserire buoni e storie d’amore nella serie su Mussolini

La causa a Regina degli scacchi Netflix per aver affermato il falso

Nona Gaprindashvili attalmente ha 80 anni, vive in Georgia ed è rimasta sconcertata dal fatto che la serie tv abbia ignorato i numerosi successi contro avversari maschi. La campionessa chiede milioni di dollari di danni per una «devastante falsità, che mina e degrada i suoi successi davanti a un pubblico di molti milioni». «Stavano cercando di fare questo personaggio fittizio che stava aprendo la strada per altre donne, quando in realtà avevo già aperto la strada e ispirato generazioni», ha affermato Gaprindashvili.

La risposta di Netflix

Per Netflix la richiesta della donna non ha senso: «Netflix ha solo il massimo rispetto per la signora Gaprindashvili e la sua illustre carriera – ha affermato la società in un comunicato – ma crediamo che questo reclamo non abbia alcun merito e ci difenderemo». L’accusa sostiene che quella frase causi un danno professionale alla campionessa di scacchi, che comunque continua a gareggiare in tornei senior, considerato soprattutto che La regina degli scacchi è stato visto da 62 milioni di famiglie solo nel primo mese dopo l’uscita, spiega il NYT.

Netflix avrebbe «mentito sfacciatamente e deliberatamente sui risultati di Gaprindashvili per lo scopo economico e cinico di ‘aumentare il dramma’ facendo sembrare che il suo eroe fittizio fosse riuscito a fare ciò che nessun’altra donna, compresa Gaprindashvili, aveva fatto».

Share this article
TAGS
window._taboola = window._taboola || []; _taboola.push({ mode: 'thumbnails-b', container: 'taboola-below-article-thumbnails', placement: 'Below Article Thumbnails', target_type: 'mix' }); -->