Il post Facebook della Casertana mostra come il calcio non abbia capito nulla del Covid

La squadra costretta a scendere in campo contro la Viterbese in nove uomini. Tre di loro sono, poi, risultati positivi mentre la partita si è giocata lo stesso

21/12/2020 di Enzo Boldi

Quanto accaduto domenica pomeriggio a Caserta aveva già provocato molte discussioni. E la notizia di oggi è destinata a trasformare l’indignazione in vera e propria rabbia calcistica. Ieri allo stadio Alberto Pinto è andata in scena una partita che non si sarebbe dovuta giocare: Casertana-Viterbese. I campani, però, sono stati costretti a scendere in campo solamente con nove uomini per via di una rosa ridotta all’osso a causa del Covid (oltre ad altri infortuni maturati nel tempo). Il motivo? Già in passato aveva usufruito della possibilità di rimandare un match a causa del Coronavirus. Il paradosso? Prima del fischio d’inizio, tre giocatori presentavano uno stato febbrile alterato. Sono stati effettuati i tamponi, ma poi il match è iniziato. E, alla fine, due dei tre sono risultati positivi al virus.

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E l’amarezza per quanto accaduto – e ora dovranno essere accertate le responsabilità, oltre che un’analisi approfondita di un protocollo privo di senso in tempo di pandemia – in Serie C è tutta in un post Facebook pubblicato dalla stessa Casertana.

Casertana e il post che evidenza un protocollo anti-Covid fallace

«In campo con due calciatori positivi, nonostante la Casertana FC avesse chiesto almeno il posticipo dell’orario di inizio della gara in attesa di conoscere l’esito dei tamponi, la partita di ieri ha rappresentato e rappresenta un pericolo per i calciatori in questione, i propri compagni di squadra e gli stessi avversari. Restiamo increduli di fronte a ciò, con la speranza che ora altri abbiano il buongusto di non spendere più parole inutili».

Cosa si poteva fare?

Il problema di base è il protocollo. Perché la Casertana aveva già usufruito della possibilità di chiedere un rinvio (richiesta unilaterale) proprio per causa Covid. Per ottenere la procrastinazione del match (valido per 15esima giornata del girone C della Serie C), la Viterbese – rivale di giornata – avrebbe dovuto concordare il rinvio. E questa cosa non è accaduto. A quel punto la Casertana aveva due vie: scendere in campo con il numero minimo di giocatori consentito (come accaduto), oppure rifiutarsi di giocare, perdere a tavolino (0-3) con tanto di punto di penalizzazione. Forse il giuoco del calcio non ha ancora capito cosa sia il Covid e cosa sia questa pandemia.

(foto di copertina: da profilo Facebook della Casertana FC)

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