Un tribunale russo ha ordinato a Google di riaprire il canale YouTube della Duma

A inizio aprile, l'azienda aveva deciso di bloccare il canale ufficiale del Parlamento di Mosca

23/11/2022 di Enzo Boldi

Il blocco era arrivato oltre un mese dopo l’inizio dell’invasione delle truppe militari russe in Ucraina. Da quel momento le minacce e l’inizio dei tanti contenziosi tra Mosca e quella moltitudine di aziende che hanno deciso di abbandonare il Paese, anche nella loro forma meramente digitale. Oggi, sei mesi e mezzo dopo, è arrivato l’ordine di un tribunale russo che intima – anzi obbliga – Google a ripristinare il canale Youtube dedicato alla Duma, il Parlamento di Mosca.

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L’azienda di Mountain View, lo scorso 9 aprile, aveva confermato la decisione di bloccare il canale Youtube Duma motivando così questa scelta: «Se scopriamo che un account viola i nostri Termini di Servizio, prendiamo le azioni appropriate. I nostri team stanno monitorando la situazione da vicino in attesa di nuovi aggiornamenti e cambiamenti». Le violazioni denunciate da Google facevano riferimento a quelle che sono le regole interne. Dal canto loro, invece, i russi sostenevano che il social network dei video fosse utilizzato per diffondere “fake news” anti-russe sulla guerra in Ucraina. Insomma, dinamiche che abbiamo imparato a conoscere fin dall’alba del 24 febbraio, quando le truppe inviate dal Cremlino fecero il loro ingresso in Ucraina.

Canale YouTube Duma, l’ordine per il ripristino

Si arrivò anche a dichiarazioni al vetriolo da parte della portavoce del Ministro degli Esteri russo che, dopo la decisione di bloccare (quindi non rendere più disponibile neanche nelle ricerche) il canale Youtube del Parlamento russo, dichiarò: «Google ha firmato la propria condanna». Un clima di tensione che non è mai stata stemperato e che nel corso dei mesi ha aggiunto sempre nuovi tasselli. Fino a oggi quando il tribunale russo (come riportato dall’agenzia Reuters) ha ordinato all’azienda Big Tech di riattivare e rendere disponibile (consultabile e utilizzabile) quel canale ai cittadini russi (e non solo).

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