Dopo i no vax, il 2020 ci ha regalato anche i no van: i negazionisti dei furgoni

Stanno circolando in rete video in cui si mette in dubbio la veridicità del trasporto dei vaccini Pfizer-BioNTech. Ovviamente non c'è nulla di vero

31/12/2020 di Enzo Boldi

I social sono uno strumento talmente democratico da permettere anche a chi non ha la minima competenza in materia di analizzare e creare teorie del complotto sulla qualunque. Uno dei casi più recenti è un fenomeno che chiameremo «la storia del camion frigorifero spento». Si tratta di commenti al video pubblicato dal Ministero della Salute lo scorso 27 dicembre all’arrivo, all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, delle prime dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. Secondo gli utenti che stanno condividendo questo filmato commentato, all’interno dello ‘scatolone’ non ci sarebbe nulla per diversi motivi. Ma questa teoria cospirazionista è smentibile. E anche molto facilmente.

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Scegliamo di adottare la politica di Bufale.net: non condivideremo quei video perché daremmo solamente visibilità e spago a chi lo ha realizzato. Ci limitiamo a sintetizzarne il contenuto: una persona commenta il filmato del Ministero della Salute spiegando che molto probabilmente questo suo video sarà censurato (cosa non vera perché circola ancora su Facebook e nelle chat Whatsapp); vede l’arrivo del camion che contiene le prime dosi del vaccino anti-covid e all’apertura del portellone nota come non esca il fumo prodotto da quella che dovrebbe essere una cella frigorifera su quattro ruote.

Camion frigorifero spento, l’ultima bufala del 2020?

Ed è vero: nessuna traccia di fumo. Ma la spiegazione è molto semplice. Partiamo dal video condiviso dalla pagina Youtube dell’Associated Press (AP) che spiega come la temperatura non sia controllata dal camion che lo trasporta (che ha altre caratteristiche che spiegheremo in seguito), ma dai box della Pfizer.

Come spiega anche Bufale.net, dunque, la temperatura è controllata dallo shipper box della Pfizer utilizzati proprio per inviare e distribuire il siero (prodotto in collaborazione con BioNTech) in tutto il mondo. Quelle confezioni, infatti, sono costruite e composte in modo tale da raggiungere e mantenere la temperatura richiesta per non distruggere il vaccino.

Camion frigorifero spento, perché la confezione non era congelata?

In un altro passaggio del filmato complottista viene posta in evidenza un altro fattore per provare a confermare la tesi del camion frigorifero spento (a.k.a. la truffa dei vaccini): lo scatolone non è congelato. Il tutto, però, è smentito da quel che abbiamo detto poco fa: il sistema di refrigerazione è interno allo shipper box dello Pfizer. Ergo, la dinamica è la stessa di un thermos (che fuori non scotta pur contenendo liquido bollente).

Perché lo scatolone pesa poco?

L’altra illazione che fa l’autore di quel video complottista è sul peso dello scatolone pieno di vaccini. Ovviamente, occorre ricordarlo, non ve ne erano molti all’interno (l’Italia il 27 dicembre ne ha ricevuti 9750). Inoltre, come si mostra nel video di AP, lo scatolone è voluminoso non tanto per la quantità di siero presente, ma per il sistema di alternanza tra ghiaccio secco e protezioni leggere (quelle che troviamo anche nei pacchi dei nostri acquisti online) per evitare che le fiale si rompano.

E allora perché il trasporto sui camion frigorifero?

E arriviamo al nocciolo della questione: se la temperatura è gestita dallo shipper box a cosa serviva un camion frigorifero? Questi mezzi hanno la possibilità di monitorare e controllare la temperatura del carico in ogni momento del viaggio. Ma se questo vantaggio non basta, occorre sottolineare come ci siano sensori gps anche per un controllo esterno su eventuali problematiche durante il tragitto su strada. Insomma, se non fosse ancora chiaro: la storia del camion frigorifero spento è una montatura cospirazionista. E in questo 2020 non ci meritiamo anche l’avvento dei no van.

(foto di copertina: da profilo Facebook del Ministero della Salute)

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