Twitter lancia ufficialmente le etichette per identificare i “bot buoni”

Sono quegli account automatici che twittano aggiornamenti verificati sul covid, sulle emergenze, ma anche su leggi approvate in varie istituzioni

17/02/2022 di Redazione

Roba buona, robot buoni. Twitter ha preso consapevolezza che, oltre a quei bot corrispondenti a identità non verificate, ad account palesemente fasulli che cercano soltanto di indirizzare discussioni su determinati binari, a utenti che non hanno un corrispettivo reale ma che servono esclusivamente a far crescere il numero dei followers (o a organizzare attacchi mirati contro vittime ben identificate), esistono anche bot positivi, che offrono un servizio – laddove è possibile automatizzarlo – agli utenti. Ad esempio, un bot collegato alle informazioni verificate sui dati quotidiani relativi alla diffusione del coronavirus può essere sicuramente un servizio utile per quegli utenti che, attraverso questi account automatizzati, possono comunque essere aggiornati sulla situazione epidemiologica.

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Bot buoni su Twitter, ecco come il social network li andrà a identificare

Ci sono anche altre funzioni che possono essere assolte da un bot buono. Ad esempio, quella di indicare le emergenze come i terremoti – se queste sono collegate, ad esempio, a istituti geologici che monitorano la situazione in tempo reale in varie aree del pianeta. Oppure quelli che danno informazioni politiche su provvedimenti approvati o respinti in diverse istituzioni camerali (come può essere, ad esempio, il Congresso degli Stati Uniti, la cui attività risulta essere monitorata da alcune tipologie di questi bot). Da questo momento in poi, i bot buoni saranno indicati – in bio – dall’icona di un robottino e dall’etichetta Automated by: Twitter sta pensando a questo escamotage per due motivi. Innanzitutto per indicare ai suoi utenti che quell’account, in ogni caso, è un bot; in secondo luogo, per far capire che, nonostante ciò, il servizio offerto da quell’account può essere positivo. Spetterà poi all’utente decidere se e come seguire quell’account.

Il tweet dei bot sarà evidenziato esattamente come il tweet di utenti in carne e ossa: entrerà, cioè, a far parte della timeline degli utenti che seguono l’account. Se ricordate, già a partire dal mese di settembre Twitter aveva pensato a un modo per effettuare questa distinzione. E oltre 500 account si erano fatti avanti per guidare una sperimentazione che, adesso, è entrata nel vivo.

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