Seguendo l’assioma di Borghi, Salvini non può criticare Conte
Il deputato della Lega sostiene che Teresa Bellanova non possa stigmatizzare le parole di Bagnai perché ha un titolo di studi inferiore al senatore del Carroccio
31/12/2020 di Enzo Boldi
La lotta di classe, intesa come livello di istruzione. La giornata parlamentare di ieri, mercoledì 30 dicembre, è stata contraddistinta da due eventi: il Senato ha votato la fiducia posta dal governo sulla legge di Bilancio e, sempre a Palazzo Madama, è andato in scena il discorso delle polemiche partorito dal leghista Alberto Bagnai. Un paragone tra la Germania nazista che invade la Polonia e la situazione attuale nell’Unione Europea che, inevitabilmente, ha provocato molte reazioni indignate. Ovviamente la maggioranza ha condannato quelle parole e, come ovvio anche in questo caso, il Carroccio ha preso le difese del suo senatore. Infine è arrivata la replica di Claudio Borghi contro Bellanova che aveva invitato il parlamentare della Lega a rileggere i libri di storia.
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La ministra delle Politiche Agricole (in quota Italia Viva) ha scritto sui propri profili social: «Nel corso del suo intervento al Senato, il Senatore della Lega Alberto Bagnai ha paragonato l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista al percorso di unificazione dell’Unione Europea. Un parallelo indifendibile, vergognoso e inopportuno, tanto più che pronunciato in Parlamento, luogo simbolo di democrazia».
Borghi contro Bellanova, la lotta dei titolo di studio
Una presa di posizione condivisa anche su Twitter e commentata anche dal deputato della Lega Claudio Borghi. Così:
Mi scusi eh, mi ricorda il suo titolo di studio?
Massimo rispetto per chi ha scelto di lavorare dopo la terza media ma di solito questi non dicono agli altri di studiare.
E dirlo a #Bagnai poi…— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) December 30, 2020
Gli assiomi e i sillogismi
Insomma, secondo Borghi Teresa Bellanova non può criticare Alberto Bagnai invitandolo a ripassare i libri di storia perché sul curriculum ha solamente un titolo di studio fermo alla terza media. Quindi, per contestare le parole di un laureato servirebbe – secondo questo assioma che diventa sillogismo – un pari livello di preparazione scolastica. Ergo, Matteo Salvini – che ha ‘solamente’ un diploma di maturità e che non ha mai completato (come dichiarato espressamente da lui stesso) il suo percorso universitario, non può criticare Giuseppe Conte (laureato e professore universitario). La bellezza della logica.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Claudio Borghi Aquilini)