Il presidente dell’ordine dei giornalisti stoppa la Fusani che incalza Conte

Carlo Verna sostiene che la regola della conferenza stampa fosse quella di concedere spazio a una sola domanda per giornalista

30/12/2020 di Redazione

La regola della conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte – il tradizionale appuntamento di fine anno organizzato dall’Ordine dei Giornalisti e dall’associazione stampa italiana – è quella di fare una sola domanda per giornalista, in modo tale da consentire a tutte le testate di rivolgere il proprio quesito all’istituzione. Ma cosa succede se a quella domanda non arriva una risposta soddisfacente? Ci può essere un incidente, come avvenuto – ad esempio – a Claudia Fusani proprio nel corso della conferenza stampa di oggi.

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Claudia Fusani e Giuseppe Conte durante la conferenza stampa

Claudia Fusani aveva chiesto del piano vaccini, ottenendo una risposta – piuttosto generica – dal presidente del Consiglio che ha sottolineato come l’azione del governo sia stata importante e mai da mettere in discussione da questo punto di vista. A quel punto, tuttavia, la Fusani ha chiesto ulteriori spiegazioni e specifiche che, in realtà, il presidente del Consiglio sembrava anche propenso a voler dare. Tuttavia, è stato perentorio l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, il quale ha chiesto alla segretaria di sala di far terminare l’intervento di Claudia Fusani: «Sono un fanatico dell’articolo 3 della Costituzione – ha detto Verna -: uguale per tutti. Anzi chiedo alla segretaria di sala di fare in modo che ogni giornalista, finita la domanda, vada al suo posto». 

Successivamente, vista la protesta della giornalista, il presidente dell’Ordine ha “concesso” un supplemento di risposta al presidente del Consiglio. Il momento di tensione che c’è stato, tuttavia, non è passato inosservato. Diversi colleghi giornalisti, su Twitter, hanno commentato l’episodio in maniera molto severa. Oscar Giannino, inoltre, ha aggiunto (citando un tweet di Annarita Di Giorgio del Foglio) che «quando un ordine dei giornalisti impedisce ai giornalisti di insistere quando il politico non risponde, è un servizio d’ordine del potere».

Nel momento in cui, a tanti giornalisti, si è contestato di aver fatto domande non irresistibili al presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso delle tante conferenze stampa di questi mesi, proporsi come leggermente più incalzante per ottenere una risposta puntuale dovrebbe essere visto come un aspetto positivo e non come una mancanza di rispetto all’istituzione. Invece, lo stesso ordine dei giornalisti, su questo punto, non sembra pensarla ugualmente.

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