I 5 secondi di Flavio Insinna sulla caccia che hanno fatto scatenare le polemiche

La frase del conduttore è arrivata in coda alla puntata del 27 dicembre

30/12/2020 di Gianmichele Laino

Oggi, il mondo dei social network è pieno di attestati di solidarietà (o di accuse) a Flavio Insinna. Il conduttore dell’Eredità è entrato nel mirino di Federcaccia per suoi – citiamo testualmente dal comunicato diffuso nelle scorse ore – «commenti discriminatori e offensivi nei confronti dell’attività venatoria e dei suoi praticanti». Una levata di scudi, che addirittura fa appello ai vertici del servizio pubblico della Rai e che dà il via a una sorta di boicottaggio nei confronti del programma di Raiuno e dei prodotti commerciali che lo sponsorizzano. Ci siamo chiesti, dunque, cosa ha detto Flavio Insinna sulla caccia per sollevare una polemica così aspra?

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Flavio Insinna sulla caccia, cosa ha detto

Giudicate voi stessi. Vi diamo, innanzitutto, gli estremi che tutte le altre testate che si sono occupate dell’argomento non hanno fornito. La frase sulla caccia di Flavio Insinna è stata pronunciata nel corso della puntata del 27 dicembre (qui il video su Raiplay a partire dal minuto 58’10”) – come ci hanno confermato anche dagli uffici di Federcaccia -, nella sua fase finale, ovvero durante il gioco della ghigliottina, il momento di massimo ascolto del quiz a premi di Raiuno.

Flavio Insinna si stava confrontando con un concorrente che, per mettere insieme le parole Aperto-Semi-Effetto-Consumatore-Serata, aveva scelto di individuare la parola battuta come tratto comune tra le cinque. Lo diciamo per la cronaca: si è trattato di un errore, dal momento che la soluzione all’enigma dell’Eredità era la parola finale. Per cercare di giustificare la scelta di battuta, il concorrente ha detto che esistono le battute all’aperto, come la battuta di caccia. 

Il popolo dei social e il mandato ai legali di Federcaccia per un procedimento legale per diffamazione

A questo punto, iniziano i cinque secondi che hanno sollevato il polverone: «Inutile starci a girare intorno, io sono totalmente contrario alla caccia». Basta. Niente di più e niente di meno. Flavio Insinna, che solitamente ha un eloquio molto pronunciato e riesce a infilare un sacco di parole in una boccata di fiato, non deve nemmeno essersi accorto che quelle 11 parole (ben 62 lettere) avrebbero poi sollevato, a distanza di tre giorni, tutte queste polemiche.

Sui social network, infatti, c’è stata una vera e propria difesa a spada tratta del conduttore che ha portato l’hashtag – lanciato da Rita Dalla Chiesa – #iostoconFlavioInsinna primo tra le tendenze di Twitter in Italia.

L’opinione del conduttore, buttata lì, lanciata en passant come una semplice dichiarazione a titolo personale è stata la molla che ha fatto scattare Federcaccia che – nel comunicato – ricorda addirittura di aver «dato mandato ai propri legali di valutare gli estremi per intentare un procedimento legale per diffamazione nei confronti del conduttore e della Rete».

Per questo motivo, abbiamo chiesto a Massimo Buconi di Federcaccia qualche informazione in più. Il presidente della federazione ha sottolineato che a far scattare la protesta non è stata tanto la frase in sé, quanto il contesto all’interno del quale è stata pronunciata, la gestualità che l’ha accompagnata e le precedenti uscite dello stesso conduttore in passato sul tema. «In ogni caso – ha detto Buconi -, questa nostra iniziativa ha sollevato l’attenzione dei parlamentari della commissione di Vigilanza Rai».

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