Lo dicono anche i bookmaker: Pd in picchiata, battuto da Berlusconi e dal M5S

18/01/2018 di Redazione

Chi vincerà le elezioni politiche 2018? Il centrodestra di Silvio Berlusconi? Il Movimento 5 Stelle guidato da Luigi Di Maio? O la coalizione di centrosinistra, il Pd, Matteo Renzi? I sondaggi realizzati in queste settimane dai principali istituti demoscopici italiani attribuiscono maggiori possibilità allo schieramento composto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia (stimato a un livello di consenso ben superiore al 30%) davanti a M5S (qualche punto sopra il 25%) e al Partito Democratico.

Le quote dei bookmaker sulle elezioni politiche 2018: centrodestra di Berlusconi in vantaggio

I numeri vengono confermati negli ultimi anche dai bookmaker stranieri che accettano puntate sul voto del 4 marzo (nel nostro Paese è vietato scommettere su eventi politici italiani). Stando alle quote pubblicate da SoftBet24, società con licenza austriaca, e disponibili online la vittoria del centrodestra è data a 1,95 (1,95 euro incassati per ogni euro scommesso), in chiaro vantaggio rispetto al Movimento 5 Stelle, quotato a 2,30, e alla coalizione di centrosinistra, indicata a 2,75. Sono invece, come prevedibile, estremamente basse le possibilità attribuite al movimento di sinistra che presenta Pietro Grasso come candidato premier. Liberi e Uguali è dato a 75,00. Altri schieramenti a 250,00. Una settimana fa, come riferiva l’agenzia di stampa Agimed, il centrodestra era quotato a 1,90 e il centrosinistra a 2,80.

Ma i bookmaker forniscono indicazioni anche più dettagliate, sulle percentuali di consenso che ogni schieramento potrebbe ottenere. Per quanto concerne il M5S, è quotato a 1,60 un risultato compreso tra il 25,01 e il 27% di preferenze e a 2,50 invece un risultato tra il 23,01 e il 25%. Segue a 3,30 un dato tra il 21 e il 23%. E viene considerato meno probabile un consenso tra il 27,01 e il 29%, indicato sempre da SoftBet24 a 5,50. Per quanto riguarda poi il centrodestra, il risultato più probabile sembra essere ad oggi quello tra il 23,01 e il 25%, ipotesi quotata a 1,60. Segue l’esito elettorale tra il 21 e il 23%, a quota 2,50. Poi quello tra il 25,01 e il 27%, indicato a 3,30. A 5,50 il risultato tra il 27,01 e il 29%. Il divario con il centrodestra è piuttosto netto. La coalizione di Berlusconi viene quotata a 1,60 per un risultato compreso tra il 34 e il 37%, a 2,50 tra il 37,01 e il 39%, a 3,30 tra il 39,01 e il 41%, a 7,00 tra il 41,01 e il 43%.

(Foto: ANSA / MAURIZIO DEGL’INNOCENTI)

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