Nessuno bloccherà il vostro conto corrente dal prossimo 4 febbraio
Sta circolando un post sui social network che parla di un presunto provvedimento dell'esecutivo per bloccare i prelievi dei cittadini
25/01/2022 di Redazione
Il testo che sta popolando le solite bacheche Facebook degli utenti più inclini a cadere nelle bufale (e a credere, soprattutto, che i social network siano una sorta di luogo dove albergano le spy stories che nessun organo ufficiale, compresi i resoconti parlamentari o i provvedimenti del consiglio dei ministri, riporta) è il seguente:
«19 gennaio 20220
A decorrere dalle 00.01 del prossimo 4 febbraio, a causa dell’enorme richiesta di contanti derivante dal ritiro dei depositi bancari da parte di numerosi correntisti, su richiesta delle associazioni di categoria, il Governo ha disposto il blocco delle giacenze depositate su tutti i conti corrente di qualsiasi tipologia e/o forme di giacenza finanziaria ad essi assimilabile».
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La bufala del blocco dei conti corrente
Ovviamente, si tratta di un provvedimento che non sta né in cielo, né in terra e che avrebbe avuto sicuramente una vasta risonanza mediatica se fosse stato messo in atto da questo esecutivo. Che, al momento, ha ben altri problemi da affrontare (compreso quello della sua stessa esistenza, visto l’intreccio legato a doppio filo con l’elezione del prossimo capo dello Stato).
Il testo prosegue sostenendo che non sarà più possibile effettuare bonifici o operazioni di prelievo in contante, a meno che non si tratti di operazioni verso società e imprese. Ma perché e dove si è diffusa questa bufala? Innanzitutto, diamo conto del fatto che, a circolare, è una immagine che sembra riprodurre una notizia di agenzia stampa (ha lo stesso layout) o lo screenshot di un sito web di notizie (tra l’altro con l’indicazione anche del presunto autore del testo).
Non è da escludere che la circolazione di questa bufala sia dovuta al fatto che, come vi abbiamo già raccontato, qualche tempo fa su Telegram alcuni no-green pass e no-vax avevano organizzato una protesta che avevano denominato “sciopero bancario” per dare “un segnale al sistema”. L’idea è che, alimentando la fake news del blocco dei conti corrente, si voglia mettere in correlazione questo pseudo-provvedimento con questa sporadica azione nata su Telegram e che non ha per nulla raccolto molte adesioni. Allo stesso tempo, quando si organizzavano le proteste contro il green pass, ma nessuno si recava a manifestare in quei luoghi, sui social network si diffondevano notizie di presunte censure dei media rispetto a quel sit in o a quell’altro. La sensazione è che il meccanismo sia simile.