Un hacker nascondeva 3 milardi di dollari in Bitcoin in una scatola di popcorn

James Zhong è un hacker che nel 2012 ha rubato circa 500 mila dollari in Bitcoin che grazie all’aumento del valore della criptovaluta negli anni sono diventati miliardi

13/11/2022 di Redazione

James Zhong è un hacker che nel 2012 ha rubato circa 500 mila dollari in Bitcoin che grazie all’aumento del valore della criptovaluta negli anni sono diventati miliardi. I Bitcoin rubati erano nascosti in una scatola di popcorn.

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La storia dei Bitcoin rubati e nascosti in una scatola di popcorn

Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha rivelato che gli agenti speciali dell’Internal Revenue Service – Crimes Investigation (IRS-CI) hanno fatto irruzione nella casa di Zhong a Gainesville, in Georgia, a novembre 2021 e hanno sequestrato la scheda di memoria contenente più di 3 miliardi di dollari, pari a più di 50 mila Bitcoin, nascosta in una scatola di popcorn sotto vari strati di indumenti e biancheria nella sua casa. Zhong si è dichiarato colpevole del reato di frode telematica: il denaro infatti è stato ottenuto attraverso una rapina nel mercato della droga sul dark web, in particolare sul sito Web Silk Road. Tra il 2011 e il 2013 Silk Road era spesso utilizzato per vendere droga e per altri tipi di attività illegali, favorite dal fatto che fosse possibile accedere al sito in modo anonimo. Nel 2015 il fondatore Ross Ulbrich è stato condannato all’ergastolo e il sito Web è stato chiuso. Nel 2012 Zhong, attraverso la creazione di nove account diversi su ognuno dei quali aveva depositato una cifra compresa tra i 200 e i 2000 dollari, era riuscito a mandare in tilt il sistema facendo molte richieste di prelievo e a prelevare più di 50 mila Bitcoin, per un valore di 50o mila dollari. In seguito Zhong ha cercato di nascondere denaro attraverso una serie di transazioni complesse. Zhong rischia 20 anni di prigione in seguito all’accusa di frode telematica. Michael Bachner, il suo avvocato, ha detto a Gizmodo che «Zhong è estremamente pentito per la sua condotta avvenuta più di 10 anni fa, quando aveva solo 22 anni. Il signor Zhong ha restituito praticamente tutti i Bitcoin che ha acquisito in modo improprio. Ironia della sorte, dato l’aumento del valore del Bitcoin nell’ultimo decennio, la cifra che ha restituito ha superato esponenzialmente il valore del Bitcoin che ha preso».

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