Il cortocircuito che ha portato in piazza i “complottisti” digitali di Birds aren’t real

Oltre 2mila persone sono scese in piazza a New York, tra la finzione del web e la realtà di una manifestazione di piazza

19/10/2022 di Redazione

400mila follower su Instagram, 80mila su Twitter e ben 600mila su TikTok. Sono i numeri dei gruppi social in cui si espone una teoria semplice, ironica, essenziale: gli uccelli non sono reali, birds aren’t real. Il “movimento”, chiamiamolo così, ieri si è trasformato da virtuale a reale, da digitale a concreto. Dunque, oltre duemila persone (certo, un numero limitato rispetto all’audience digital) sono scese in piazza, a Washington Square a Manhattan, per mostrare alla gente della strada il frutto delle loro teorie nate nel 2017. Con la consapevolezza che le teorie stesse erano false. Ma non per questo meno credute dai complottisti della rete.

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Birds aren’t real, la teoria del complotto online che ieri è scesa in piazza

Il movimento, infatti, era nato nel 2017, quando Trump era ben saldo al timone della Casa Bianca. A quell’altezza cronologica, spopolavano le teorie del complotto di QAnon, del PizzaGate, di tutta una serie di storie inventate in cui il bersaglio era proprio il presidente americano e i terribili cospiratori i politici democratici che, fino a quel momento, avevano guidato il Paese. Obama compreso. Proprio per prendere in giro l’estrema propensione al complotto del popolo americano, un giovane – Peter McIdoe – decise di scimmiottare i complottisti, scrivendo un cartello: Birds aren’t real, appunto. La teoria del complotto che inventò su due piedi era che gli uccelli, in realtà, erano stati sostituiti – tutti – da droni della Cia, che avevano il compito di controllare per bene e in maniera capillare gli esseri umani, in una sorta di grande fratello dove le tecnologie digitali non avevano fatto altro che sottrarci il diritto alla privacy.

In poco tempo, sul web, questa teoria è diventata affidabile. Anche se il suo stesso promotore era consapevole di aver inventato tutto di sana pianta. Quello che in realtà non esisteva, il web l’aveva reso possibile. E dunque, da lì, è partita la crescita esponenziale del progetto, che ha fruttato anche diversi soldini al promotore, che ha iniziato persino a fare merchandising. Ora, la trovata della manifestazione di piazza.

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