Le big tech che parlano tanto e agiscono poco quando si tratta di cambiamento climatico

Quando si tratta di cambiamento climatico le aziende delle grandi piattaforme sono piene di buone intenzioni a parole ma le azioni lasciano a desiderare

20/09/2021 di Ilaria Roncone

Sono tante le parole e la retorica pro-clima che le big tech – Amazon, Apple, Google, Facebook e Microsoft in particolare – spendono, molte meno le azioni che compiono. Questa conclusione arriva da un rapporto del think tank InfluenceMapm, che ha monitorato le attività di lobbying delle aziende nell’ambito delle politiche per il clima. Su 65 milioni di dollari versati per il lobbying solo il 6% risulta essere stato per il clima nel periodo che va da luglio 2020 a giugno 2021. Compagnie big tech e clima, quindi, vanno tanto a braccetto a parole ma un po’ meno quando si tratta di fatti.

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Big tech e clima, l’impegno per il clima che diminuisce

Secondo quanto riporta il Guardian i livelli di impegno per contrastare il cambiamento climatico di Amazon, Microsoft e Alphabet (società di Google) sono diminuiti rispetto all’anno precedente. Eppure tutte si riempiono la bocca di belle parole: c’è Amazon che parla di Net Zero (ovvero emissione nette di anidride carbonica pari a zero) entro il 2040 arrivando a alimentare le sue operazioni con il 100% dell’energia rinnovabile entro il 2025. Facebook mira al Net Zero ancor prima, nel 2030.

Google parla di alimentare le sue azioni con il 100% di energia senza emissioni entro il 2030, arrivando a rimediare a tutto il carbonio emesso dall’azienda entro il 2050. Microsoft vuole diventare carbon negative entro il 2030 e anche lei porre rimedio alle proprie emissioni entro il 2050. Apple, infine, punta a diventare carbon neutral entro il 2030. Insomma, tutti obiettivi estremamente ambiziosi e giusto che però – all’atto pratico – non stanno trovando riscontro.

Mancano le azioni a livello politico

Secondo il rapport del think tank, tutte queste buone intenzioni non trovano nessun riscontro nella realtà, a partire dalle azioni a livello politico: «Queste gigantesche aziende che dominano completamente il mercato azionario non stanno realmente impiegando quel capitale politico

Tuttavia, questa forte retorica pro-clima non è accompagnata da azioni a livello politico, secondo il rapporto. “Queste gigantesche aziende che dominano completamente il mercato azionario – ha sottolineato il direttore esecutivo di InfluenceMap – non stanno realmente impiegando quel capitale politico». Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, insomma, e si vede tutto. Soprattutto considerata l’importanza che cambiamento climatico ha assunto sotto l’amministrazione Biden.

I risultati del rapporto non sono stati commentati né da Microsoft né da Apple e Alphabet non ha proprio risposto alla richiesta di commento. Amazon sostiene di operare con impegno per «sostenere attivamente le politiche che promuovono l’energia pulita, aumentare l’accesso all’elettricità rinnovabile e decarbonizzare il sistema di trasporto». Facebook ha commentato più o meno nello stesso modo ma il direttore esecutivo Tanner è stato irremovibile: le azioni attualmente compiute non sono sufficienti.

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