Biden nel discorso di accettazione della nomina dem: «Poniamo fine a questo capitolo buio»

Biden ha accettato ufficialmente la nomination del suo partito con il discorso più importante della sua carriera politica

21/08/2020 di Marta Colombo

Joe Biden ha ufficialmente accettato la nomination democratica durante la serata conclusiva della convention virtuale di quest’nno. Nel discorso più importante della sua carriera politica, durata ormai 50 anni, Biden chiede agli americani di scegliere speranza e determinazione non paura e scetticismo per i prossimi quattro anni, per uscire da questo periodo buio, riferendosi ovviamente alla presidenza di Donald Trump.

La serata si è aperta con una collezione di testimonianze di cittadini americani  la cui vita è notevolemnte migliorata grazie all’intervento politico – e non – di Biden. Una parte del suo discorso si anche soffermata sul ricordo del figlio Beau, morto nel 2015. Poco dopo il suo intervento, il candidato e la moglie Jill hanno raggiunto la vice Kamala Harris e il marito Douglas Emhoff su un palcoscenico per assistere ai fuochi d’artificio.

«Se mi darete la possibilità di essere presidente, sarò un alleato della luce non dell’oscurità», così il candidato democratico ha cominciato il suo discorso. «Scegliamo la speranza e non la paura, i fatti e non la finzione, l’uguaglianza e non i privilegi», ha continuato.

Biden ha inoltre ammesso che, nonostante tutti i politici affermano sempre che ogni elezione è la più importante, gli elettori sanno che questa lo è realmente e che avrà conseguenze enormi sul futuro della nazione. 

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Biden sulla pandemia e i fallimenti di Trump

Nell’attaccare Trump, il candidato democratico si è particolarmente soffermato sulla “disastrosa” gestione della pandemia da parte del presidente e la sua amministrazione. L’ex vice presidente ha ricordato i più di 170,000 morti causati dal Covid-19 negli Stati Uniti e il disastro economico collaterale, promettendo di occuparsi seriamente della del virus come suo primo incarico da presidente.

«Non doveva andare così male», ha spiegato. «Il presidente continua ad aspettare un miracolo, ma ho una notizia per lui, non arriverà. Ha fallito nel principale ruolo di un leader, ovvero quello di proteggere, ha fallito nel proteggere l’America».

Biden sulla morte di George Floyd

Il candidato democratico si è anche soffermato sulla morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso da un agente di polizia bianco lo scorso maggio, dicendo che la conversazione più significativa della sua campagna elettorale è stata quella con la figlia di Floyd, Gianna.

«Quando mi sono abbassato per parlare con lei, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che suo padre aveva cambiato il mondo, le sue parole sono rimaste impresse nella parte più profonda del mio cuore», ha raccontato. «Forse è stata la morte di George Floyd, un punto di non ritorno. O forse il fatto che John Lewis ci ha abbandonati, ma comunque sia successo, è successo, l’America finalmente è pronta a per lasciarsi alle spalle l’odio e cominciare il duro lavoro per sradicare il nostro razzismo sistemico».

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