Beitar “Trump” Gerusalemme, la squadra di calcio che cambia nome per onorare la decisione di The Donald
14/05/2018 di Redazione
Il Beitar Gerusalemme, una delle squadre più famose nel panorama calcistico israeliano e famosa per le sue forti prese di posizione nel conflitto pluridecennale tra Israele e Palestina, ha deciso di cambiare il proprio nome per onorare la decisione del presidente degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme capitale dello Stato ebraico.
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La decisione è stata annunciata domenica 13 maggio:
Per 70 anni Gerusalemme è stata in attesa di riconoscimento internazionale fino a quando il presidente Donald Trump, con una mossa coraggiosa, ha riconosciuto Gerusalemme come la capitale eterna di Israele. Il presidente Trump ha mostrato coraggio e vero amore per il popolo israeliano e la sua capitale. La squadra di calcio Beitar Jerusalem, uno dei simboli più importanti della città, è felice di onorare il presidente per il suo amore e sostegno
Da lunedì 14 maggio, la squadra sarà conosciuta nel mondo come Beitar “Trump” Gerusalemme.
70 שנה המתינה ירושלים להכרה בינלאומית, עד שהנשיא דונלד טראמפ החליט לעשות מעשה והכיר בה כבירת הנצח של עם ישראל.
בית”ר ירושלים, מהמותגים הירושלמים הבולטים ביותר, החליט לגמול לנשיא על אהבתו, ומעתה תיקרא קבוצת המנורה “בית”ר ‘טראמפ’ ירושלים”.
לפרטים המלאים: https://t.co/F03lrPfsmO pic.twitter.com/pngl3dPUwi— Beitar Jerusalem FC (@fcbeitar) 13 maggio 2018
Il Beitar non è nuovo a episodi forti di intolleranza. In passato gli ultras della squadra si sono fatti riconoscere per i cori anti-arabi e anti-musulmani, costati anche forti penalizzazioni. Inoltre, la squadra non ha mai firmato giocatori di fede musulmana. Quando ci ha provato, si è vista bruciare la sede
Il fatto di cambiare nome non porterà a penalizzazioni ma segna il clima d’intolleranza e molto simbolico attorno alla questione del futuro dei territori palestinesi
Intanto il presidente Trump sta ottenendo un grande riconoscimento per le vie di Gerusalemme. Per lui sono pronti la titolazione di parchi, vie e stazioni ferroviarie.
(Foto credits: Twitter)