Il ruolo di Telegram nel bombardamento ucraino della Wagner

La condivisione via Telegram di una foto con elementi identificativi del luogo in cui si trovavano avrebbe favorito l'azione dell'esercito ucraino

16/08/2022 di Redazione

Sergei Sreda, un giornalista che – tra le altre cose – ha spesso offerto delle informazioni vicine a quelle fatte trapelare dal Cremlino – ha pubblicato su Telegram una foto della base con quello che sembrava essere l’indirizzo del luogo in cui quella stessa foto era stata scattata. Nella foto compariva il battaglione di mercenari russi Wagner. A quanto pare, secondo quanto riferito dalla BBC, questa immagine – diffusa sul servizio di messaggistica istantanea molto utilizzato sia in Russia, sia in Ucraina – ha contribuito al lavoro d’intelligence dell’esercito di Kiev che, in questo modo, ha potuto identificare l’area e colpirla con un’azione militare.

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Battaglione Wagner attaccato dopo che era stata postata una sua fotografia su Telegram

La posizione del battaglione Wagner, prima che la sua foto fosse stata postata su Telegram, era considerata segreta. Non è ancora chiaro che risultato abbia dato il bombardamento da parte dell’esercito ucraino. Sicuramente, il fatto rappresenta come – nei conflitti moderni – anche i social network continuino ad avere ruoli non soltanto a livello di propaganda, ma anche a livello di strategia militare.

Il bombardamento è avvenuto a Popasna, nella regione del Luhansk: il governatore di quest’area, Serhiy Hayday, ha scritto sullo stesso social network che l’azione militare è stata resa possibile grazie alla condivisione di una fotografia da parte di uno stesso giornalista russo. Del resto, quella di impiegare Telegram per fare delle azioni militari, non è una tecnica nuova da parte dell’esercito ucraino.

Sin dalle primissime battute del conflitto, i cittadini ucraini che utilizzano abitualmente Telegram, condividendo delle immagini e delle notizie in merito agli spostamenti dell’esercito e delle forze d’assalto russe, hanno favorito le risposte da parte della Difesa ucraina. Addirittura, era stato predisposto un account bot – «STOP Russian War» – che forniva aggiornamenti costanti sugli spostamenti dei russi sul territorio dell’Ucraina. Questa volta, però, a indicare una posizione non è stata una azione coordinata e voluta, ma il messaggio improvvido di un giornalista russo filo-Cremlino.

FOTO del battaglione Wagner che era stata pubblicata su Telegram e che avrebbe favorito l’identificazione del luogo in cui i mercenari alloggiavano

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