Il curioso caso mediatico sollevato dall’ambasciata russa che approva e retwitta l’interpretazione del Fatto quotidiano sulla guerra in Ucraina
L'articolo firmato da Barbara Spinelli dal titolo «Una guerra nata dalle troppe bugie» è stato condiviso dall'account ufficiale dell'ambasciata, provocando molte polemiche
28/02/2022 di Redazione
Un tweet non commentabile che ha attirato migliaia di commenti in rete. Tutto nasce dall’account ufficiale dell’Ambasciata russa in Ucraina che ha condiviso, domenica pomeriggio, un articolo pubblicato sul Il Fatto Quotidiano e firmato dalla scrittrice, giornalista ed ex eurodeputata Barbara Spinelli. Il titolo del pezzo in questione era «Una guerra nata dalle troppe bugie» e rappresenta un’analisi – etichettata come “filo-russa” – di quel che sta accadendo negli ultimi giorni in Ucraina, dopo l’invasione ordinata da Putin alle forze armate russe.
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L’Ambasciata russa in Italia ha molto apprezzato questa “ricostruzione fatta” da Barbara Spinelli, tanto da rilanciarla sui social con queste parole.
📃 Un’analisi delle ragioni del conflitto. Da leggere.
“Una guerra nata dalle troppe bugie” di Barbara Spinelli oggi su il Fatto Quotidiano:https://t.co/EYw9k4zcsx
— Russian Embassy in Italy (@rusembitaly) February 27, 2022
L’articolo in questione è stato pubblicato sull’edizione cartacea de Il Fatto Quotidiano in edicola ieri, domenica 27 febbraio, e disponibile anche nell’edizione online, ma solo per gli abbonati. Proviamo a fare una rapidissima sintesi: secondo la giornalista, le colpe di quel che sta accadendo in questi giorni in Ucraina non sono solamente della Russia.
Barbara Spinelli e il suo articolo condiviso dall’ambasciata russa
In particolare, punta il dito contro gli Stati Uniti e l’Unione Europea che non è riuscita a prevenire l’aggressione russa in Ucraina, anche se Vladimir Putin aveva già mostrato tutti i sintomi. Da anni. Insomma, i segnali erano evidenti e non si sarebbe lavorato pro-attivamente per evitare quel che poi è successo negli ultimi giorni. Insomma, si chiede a chi di dovere di ammettere i propri errori.
Un’analisi del conflitto ucraino che è piaciuta alla diplomazia russa in Italia, che ha deciso di condividerla. Calcando la mano su quel concetto espresso nel titolo: “bugie”. Ma questa ricostruzione non è piaciuta a molti, anche ai colleghi della giornalista de Il Fatto Quotidiano.
Ricordo @LaStampa durante la guerra in Jugoslavia una Barbara Spinelli così ferocemente filo Nato e Occidente da firmare appelli in stile Henry Levy e Glucksmann sui nostri valori. Adesso scrive sul Fatto e diventa anti Usa e Occidente. Peccato! Suo padre non sarebbe d’accordo.
— Gianni Riotta (@riotta) February 26, 2022
Quello di Riotta è solo uno dei tanti tweet in cui si ricorda come il padre di Barbara Spinelli – Altiero Spinelli – sia stato uno dei padri fondatori dell’Europa. Ci sono anche molti colleghi della giornalista che difendono l’articolo.
Hai letto l’analisi di Barbara Spinelli? Ritieni che abbia segnalato fatti incerti, dubbi, approssimati? E se sì, potresti indicarmeli?
Ps. Prima commentare leggere ciò che si commenta https://t.co/wNGaMry5GB— antonello caporale (@antonellocapor2) February 27, 2022
Il caso, però, nasce non solo per quanto scritto ma anche per quella condivisione da parte dell’account ufficiale dell’Ambasciata russa in Italia.