Su Twitter le aziende potranno evitare che i loro annunci stiano vicino a tweet con specifiche parole chiave

L'ultima mossa per fornire maggiore controllo alle aziende su Twitter è incentrata sulla possibilità di maggiore moderazione da parte loro

10/12/2022 di Ilaria Roncone

Nuovi controlli per il posizionamento degli annunci: questo il nuovo strumento annunciato questa settimana per le aziende su Twitter che entrerà in funzione a partire dalla prossima. Le intenzioni di Elon Musk sono chiare: dopo tutte le discussioni sull’ambiente di Twitter più libero e con più possibilità di pubblicare contenuti di odio (abbiamo anche intervistato una ex dipendente licenziata sulla tematica): dare a ognuno degli inserzionisti che ha scelto o che sta optando per la possibilità di lasciare Twitter la possibilità di scegliere tra quale tipologia di contenuti comparire.

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Come funziona lo strumento per parole chiave a disposizione delle aziende su Twitter

La notizia, che è stata data in esclusiva da Reuters, prevede che le aziende possano scegliere, tramite un tool che permette la selezioni di specifiche parole chiave, di non comparire sopra e sotto certi tweet. L’informazione è stata data dalla piattaforma direttamente giovedì in un e-mail. Rassicurare gli inserzionisti è quindi un punti chiave dell’azione di Twitter, cercando di richiamarli a sé dopo il ritiro degli annunci. Il massiccio calo delle entrate che si è verificato di recente (considerato che Twitter guadagna quasi il 90% delle sue entrate in questo modo) è stato attribuito, da Elon Musk, alle pressioni esercitate dagli attivisti per i diritti civili affinché lasciassero il nuovo ambiente così come Musk ha scelto di impostarlo.

Un rappresentate di Twitter nell’ambito del settore pubblicitario ha dichiarato recentemente che la piattaforma sta prendendo in considerazioni la possibilità di assumere moderatori di contenuti forniti da realtà terze. Lo scopo sarebbe quello di investire maggiormente nella moderazione per tutte le lingue oltre all’inglese. Reuters, che ha potuto visionare la mail inviata agli inserzionisti giovedì, riferisce anche di una serie di direttive per Twitter Blue  (tra cui la scelta di far costare l’abbonamento a Twitter Blue 7 dollari al mese sul Web e 11 dollari al mese sui dispositivi Apple).

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