Le 24 denunce in un giorno di Liliana Segre per gli insulti sul web

La senatrice a vita le ha presentate nella caserma in via Moscova a Milano, tra i nomi anche quello d Chef Rubio, secondo alcuni organi di stampa

08/12/2022 di Redazione

Liliana Segre ha dato mandato al legale Vincenzo Saponara di depositare delle denunce presso la sezione delle indagini telematiche della caserma di via Moscova a Milano per le parole e gli insulti ricevuti in rete. Si tratterebbe di 24 querele, la maggior parte contro ignoti. Secondo alcune versioni giornalistiche – come quella riportata da La Stampa o dal quotidiano Il Giorno – nell’elenco comparirebbe anche il nome di Chef Rubio.

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Liliana Segre e le 24 denunce per i messaggi ricevuti sul web

La senatrice a vita aveva già parlato del fenomeno delle offese e delle minacce che – a vario titolo – in passato aveva ricevuto. Al Forum Nazionale delle Donne Ebree d’Italia organizzato dall’Adei-Wizo Liliana Segre aveva in qualche modo anticipato questa sua decisione: «Sono la più anziana d’Europa con la scorta perché ogni giorno ricevo minacce – aveva detto -, adesso anche dai No Vax, perché sono sì Vax: ma ho deciso per la prima volta in vita mia di denunciare questa persona che mi minaccia».

In particolare, ad aver scosso la senatrice a vita – secondo quanto affermato in occasione del Forum – era stata una minaccia molto forte, una frase molto violenta, che l’aveva convinta a presentare denuncia. Un lavoro che, però, non è stato di routine per l’avvocato Saponara che, qualche giorno fa, aveva dichiarato di aver messo insieme tutti i messaggi raccolti sul web e di averli valutati uno per uno, scegliendo quelli più significativi contro cui sporgere denuncia.

Le frasi e gli insulti in rete rappresentano sempre un tema di grande attualità per quello che riguarda l’utilizzo delle piattaforme digitali che stanno riempiendo le nostre vite quotidianamente. Nella giornata di ieri, ad esempio, si è registrata l’azione di moderazione di Twitter – e la conseguente denuncia – nei confronti di un profilo che, sul social network, aveva rivolto minacce di morte alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla figlia.

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