Come potrebbe cambiare l’invio dell’AuthCode del Green Pass a causa della variante Delta

Se il vaccino risulterà efficace per la variante Delta, per Sileri bisognerà modificare il green pass e introdurre l'invio dell'AuthCode solamente dopo la seconda dose

28/06/2021 di Giorgia Giangrande

Al diffondersi della variante Delta corrisponde un’accurata attenzione all’efficacia del vaccino sulla stessa, per questo si discute su una possibile rimodulazione dell’Authcode relativo al Green Pass, ad oggi scaricabile già dal 15esimo giorno dopo la prima dose.  Sull’argomento di sono espressi i sottosegretari alla Salute del governo Draghi: Pierpaolo Sileri e Andrea Costa.

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Il green pass potrebbe non essere scaricato dopo la prima dose

Intervenuto questa mattina su Radio 24 a «24Mattino», Pierpaolo Sileri ha dichiarato che attualmente sembra che la variante Delta di Sars-Cov-2 sia coperta dalla doppia dose dei vaccini e che seppure ci siano lievi differenze tra un vaccino e l’altro, in tal senso l’analisi dei dati provenienti dal Regno Unito darà risposte più precise. Quindi, la priorità consiste nel correre al richiamo della seconda dose, a proposito della quale indica 3 settimane per quanto riguarda Pfizer e 4 settimane per Moderna, rispetto ai precedenti 42 giorni. Sileri cerca poi di esortare la popolazione a vaccinarsi, soprattutto la fascia più giovane che, nonostante stia rispondendo all’appello, fornisce numeri ancora bassi.

Se il vaccino è efficace dopo la seconda dose, allora la domanda sorge spontanea: non sarà il caso di fornire l’Authcode propedeutico al Green Pass a vaccino completo? Attualmente infatti la certificazione verde è scaricabile già dopo 15 giorni prima la prima dose e a fronte della nuova variante – dice Sileri – probabilmente andrà rimodulato dopo la prima dose.

Costa, stare al passo di una pandemia dinamica

Ospite de «L’aria che tira – Estate» su La7, il sottosegretario Andrea Costa ha dichiarato che non c’è dubbio che siamo di fronte ad una pandemia che si evolve in maniera dinamica e che, per questo, produce anche degli scenari che cambiano. Dal suo punto di vista, le misure per affrontare la pandemia devono essere dinamiche e devono essere modificate. Anche Costa afferma che il Green Pass va rimodulato, specie alla luce dei dati che abbiamo oggi. Per questa ragione e per questi dati invita ad una riflessione sulla quale fare un approfondimento.

Per Sileri, fare il Green pass con una sola dose non è stato un errore perché «quando è stato formulato i dati mostravano che andava bene». Quella contro Covid, ha aggiunto, «è una battaglia dinamica. Il virus è dinamico e noi dobbiamo essere pronti ad adattarci. Al momento – ha ripetuto – non serve una modifica del passaporto verde, ma va messa in cantiere. L’analisi dei dati ce lo dirà».

In attesa dell’analisi dei dati in arrivo dal Regno Unito in 14 giorni e del monitoraggio della variante Delta in Italia, attualmente vicina al 20%, quelle fin qui esposte sono soltanto delle ipotesi e riflessioni.

Ciò che invece muta nel concreto è la riduzione dei giorni tra la prima dose e la seconda, oltre che un sempre più accorato invito alla vaccinazione nei confronti dei più restii.

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