Attenzione, la chiusura di BuzzFeed News è un problema per tutti

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I social network hanno mietuto un’altra vittima nel mondo dell’informazioni: a quasi 12 anni dalla sua nascita, BuzzFeed News chiuderà i battenti. Ad annunciarlo è stato il Ceo della galassia digitale BuzzFeed, Jonah Peretti motivando questa decisione dietro la non sostenibilità economica di questo progetto. Dunque, un giornalismo di qualità, premiato anche con il Premio Pulitzer nel 2021 per un lavoro d’inchiesta sui campi di detenzioni degli uiguri in Cina, paga lo scotto più grande della dipendenza dei media dai social.



BuzzFeed News chiude, i motivi delle crisi

In particolare da Facebook. Lo stesso amministratore di BuzzFeed ha infatti ricordato la genesi del suo progetto: utilizzare gli introiti pubblicitari derivanti dalla condivisione (quindi dai click) sul social di Zuckerberg dei contenuti “più frivoli” e leggeri del sito madre per poter finanziare quel giornalismo investigativo di qualità che ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Dunque, un messaggio ai naviganti dichiarato fin dall’inizio: visto che il giornalismo “non paga”, si sfruttano quei contenuti “strano ma vero” che catalizzano l’attenzione dei lettori medi sulle varie piattaforme. Una sorta di macchia per un fine più elevato.

Questa storia, inevitabilmente, riporta al presente quel continuo tunnel di dipendenza imboccato una decina di anni fa da quasi la totalità del sistema informativo-giornalistico mondiale. L’aver dato potere a piattaforme digitali, credere di aver trovato l’El Dorado della vetrina gratuita per i propri contenuti ha svilito la professione e i suoi riflessi sulla società. Questo caso, dunque, diventa l’esatto emblema di come l’affidare un buon giornalismo (certificato dai premi e dalla riconoscibilità, nonostante alcune inevitabili polemiche storiche) agli algoritmi dei social sia del tutto controproducente. Anzi, annichilisca i princìpi alla base dell’informazione