BuzzFeed News chiude, che fine faranno i 60 giornalisti che ci lavorano?

Le ragioni della chiusura sono state spiegate in una nota ai dipendenti, sessanta in tutto, che a questo punto devono prenderne atto e capire come procedere

24/04/2023 di Ilaria Roncone

Del rischio di chiusura di BuzzFeed News si parlava già da tempo. Nonostante tutto. E per tutto intendiamo, in ultima battuta, il premio Pulitzer per l’inchiesta internazionale composta da svariati articoli che hanno fatto luce sulla detenzione in campi della minoranza musulmana di etnia uigura in Cina (nella regione dello Xinjiang). Oltre a questo, porta la loro firma l’inchiesta sui presunti fondi alla Lega da parte dei russi (la ragione per cui, probabilmente, la testata è maggiormente nota a un pubblico italiano più ampio). A dare l’annuncio è stato il co-fondatore Jonah Peretti, che ha spiegato le ragioni che stanno dietro la scelta di chiudere un progetto che era attivo dal 2006. 

LEGGI ANCHE >>> BuzzFeed News sta per chiudere?

Cosa c’è dietro la chiusura di BuzzFeed News

Peretti nella lettera specifica che la chiusura della divisione BuzzFeed News è parte di un licenziamento collettivo che va a colpire il 15% dei dipendenti di tutti i team (aziendale, content, tecnico e amministrativo). Il co-fondatore ha fatto sapere, inoltre, che sia il CRO Edgar Hernandez che il COO Christian Baesler hanno deciso di lasciare l’azienda. A prendere le redini di ciò che resta con effetto immediato sarà Marcela Martin, presidente di BuzzFeed.

Quante sono le persone che verranno licenziate? Circa sessanta, stando a quanto afferma una fonte vicina alla vicenda che ha raccontato ulteriori sfaccettature di questa storia al New York Times. Nella nota che ha condiviso con i dipendenti per spiegare quello che stava accadendo, Perretti ha affermato di aver scelto per molto tempo ha «preso la decisione di sovrainvestire» nella sezione News proprio perché amava i prodotti frutto del lavoro dei giornalisti che ne facevano parte.

Tutto questo in un contesto, quello dei social media, che ha portato l’informazione fatta al di fuori dei feed social (quella che porta a cliccare su un link che conduce l’utente fuori dalla piattaforma, per intenderci) a fruttare sempre meno in termini di visualizzazioni; la conseguenza diretta è stata la mancanza di denaro necessaria per sostenere economicamente il lavoro di qualità che c’era dietro un progetto che aveva promesso – nascendo nel 2011 – di uscire con almeno uno scoop al giorno. Un licenziamento di massa che, in sostanza, si è reso necessario per mettere le basi di un futuro migliore.

Che fine faranno i lavoratori di BuzzFeed News?

Che fine faranno i lavoratori licenziati? Ad alcuni di loro è stato proposto di spostarsi a BuzzFeed.com e all’HuffPost, fondato nel 2005 sempre – tra gli altri – da Peretti. Già nel corso dello scorso anno le acque erano agitate e si percepiva perché diversi dirigenti e diversi giornalisti della sezione News avevano accettato delle buonuscite. 

Sia BuzzFeed.com che HuffPost, pur facendo parte dello stesso gruppo editoriale, almeno per ora non dovrebbero subire nessun tipo di taglio.

Share this article
TAGS