Cosa succede nel Milanese: due roghi a due capannoni in poche ore | VIDEO

15/10/2018 di Redazione

Aria irrespirabile, fiamme, fumo tossico nell’aria. Nel Milanese è giornata di incendi ai capannoni, di indagini sulle possibili cause, di eventuali (anche se improbabili) legami tra i due episodi. Nell’ordine:  ieri sera si è verificato un rogo tossico a Quarto Oggiaro in zona Bovisasca; questa mattina, invece, alle prime ore dell’alba, è stata la volta di Novate Milanese e di uno stabilimento che si occupa di carta da macero.

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Milano, due incendi in due capannoni per lo smaltimento dei rifiuti

In entrambi i casi, sostanzialmente, sono state colpite da incendio due ditte che si occupano dello smaltimento dei rifiuti. Ora, le autorità stanno cercando di capire la natura dei roghi e stanno cercando di portare avanti accertamenti che potrebbero condurre ai responsabili di due episodi che sembrano di natura dolosa.

Dal 2018, 17 roghi tossici in Lombardia

Per quanto riguarda il rogo di Quarto Oggiaro, il comune ha ricordato ai cittadini che anche nella giornata di oggi sarebbe prudente tenere le finestre chiuse. A causa dei venti deboli, infatti, e dell’assenza di precipitazioni, l’aria è ancora irrespirabile e i fumi tossici potrebbero causare problemi di salute ai residenti dell’area. Buone notizie, intanto, arrivano dall’ospedale Sacco di Milano dove un 49enne è stato ricoverato per un leggero trauma in seguito all’incendio di Quarto Oggiaro: l’uomo è stato trasportato in codice verde, ma non dovrebbero esserci complicazioni per lui.

Anche sul rogo di Novate Milanese ci sarebbero delle indagini in corso. L’incendio si è sviluppato soltanto cinque ore dopo quello in zona Bovisasca, non causando questa volta alcun ferito. Ma i due episodi ravvicinati riportano all’attenzione un fenomeno che si sta ripetendo in maniera seriale nella regione Lombardia e che getta non poche ombre sull’industria dello smaltimento dei rifiuti.

Dall’inizio del 2018 è salito a 17 il numero degli incendi nei depositi rifiuti della Lombardia. Un dato allarmante anche in virtù di alcune indagini della magistratura sullo smaltimento che, come nel caso del Pavese, hanno portato anche ad alcuni arresti (6, per la precisione, con l’accusa di stoccare rifiuti illeciti e poi darli alle fiamme).

[FOTO: account Twitter ufficiale dei Vigili del Fuoco]

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