Il primo caso di peste bubbonica dopo 26 anni

15/06/2018 di Redazione

Un ragazzino ha contratto la peste bubbonica, primo caso dopo oltre 20 anni. È accaduto il mese scorso negli Stati Uniti, nello stato dell’Idaho, e questa settimana sono arrivati i risultati degli esami di laboratorio. Stando a quanto riportato dal The Independent, un portavoce del Central District Health Department ha riferito che il paziente sta meglio, è tornato a casa dopo essere stato con gli antibiotici in ospedale.

Negli Usa un ragazzino ha contratto la peste bubbonica

La peste bubbonica è un’infezione batterica che si sviluppa e si concentra prevalentemente nel sistema linfatico. L’infezione causa linfonodi ingrossati o ‘bubboni’. Secondo l’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, si tratta della «forma più virulenta di peste» e «può essere fatale» se non viene diagnosticata e trattata in fretta. I Cdc, Centers for Disease Control and Prevention (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie), importante organismo di controllo sulla sanità pubblica negli Usa, ricordano che tra i sintomi della peste bubbonica ci sono mal di testa, febbre e brividi ed estrema debolezza. Oltre ai linfonodi ingrossati i contagiati possono avere polmonite con dolore al petto, tosse e problemi respiratori.

Non è ancora chiaro se il ragazzino sia stato esposto alla malattia in Idaho o durante un recente viaggio in Oregon, secondo il Dipartimento sanitario del Distretto centrale. Il piccolo paziente vive nella contea di Elmore, dove nel 2015 e nel 2016 la malattia è stata riscontrata negli scoiattoli. Nessun caso però è stato segnalato quest’anno.

I casi più recenti risalgono al 1991 e 1992

I casi più recenti risalirebbero al 1991 e al 1992. «Le persone possono ridurre il rischio di infezione – ha spiegato un esperta, l’epidemiologa Sarah Correll –  trattando i propri animali domestici con antipulci ed evitando il contatto con la fauna selvatica». La trasmissione della peste bubbonica nell’uomo infatti avviene attraverso la puntura delle pulci dei ratti o tramite il morso dei ratti o di altri roditori infetti. Può anche essere trasmessa da uomo a uomo attraverso le pulci.

(Foto di copertina Zumapress da archivio Ansa. Credit immagine: David Snyder / ZUMAPRESS.com)

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