Apple accusa alcune app cinesi di non rispettare la privacy nel tracciamento utenti

I metodi di tracciamento adottati da alcune app cinesi violano la privacy degli utenti secondo Apple

19/03/2021 di Ilaria Roncone

Secondo quanto riporta il Financial Times sono almeno due le società di app cinesi che hanno ricevuto un avvertimento da parte di Apple in merito al tracciamento degli utenti che fanno. Tracciamento che, a quanto pare, non sarebbe in linea con i criteri e le regole di Apple – che stanno per inasprirsi con il lancio della funzione ATT il prossimo aprile. A quel punto alle app che vorranno essere distribuite tramite l’App Store verrà richiesto di avere l’autorizzazione degli utenti prima di tracciarli e alcune app cinesi avrebbero utilizzato scorciatoie in tal senso.  Apple ha inviato una mail che avvertiva gli sviluppatori dell’obbligo di agire in trasparenza con il tracciamento app cinesi con il testo che segue: «Abbiamo riscontrato che la tua app raccoglie informazioni sull’utente e sul dispositivo per creare un identificatore univoco per il dispositivo dell’utente».

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Tracciamento app cinesi, la segnalazione si Apple

Uno degli sviluppatori avvertiti da Apple stava utilizzando uno strumento che prende il nome di CAID e che è stato sviluppato dalla Chinese Advertising Association (CAA), sostenuta dallo Stato. Secondo la CAA – che ha commentato il richiamo – lo strumento in questione non agirebbe «in opposizione» alle politiche sulla privacy dell’App Store. Oltre a questo è stato anche affermato dalla Chinese Advertising Association che stanno lavorando a nuovi metodi di monitoraggio dati degli utenti così da creare delle impronte digitali. Tramite l’identificatore CAID, quindi, le app che lo utilizzeranno raccoglieranno le informazioni sull’utente e le invieranno a un server centralizzato tenendo così traccia degli utenti su altre app e siti web. A testare CAID sono già in tanti (Baidu, Tencent e ByteDance in testa).

Apple contro CAID

Proprio contro CAID si è scagliata Apple e un addetto marketing cinese ha affermato che queste azioni «porranno fine a questi test». Gli sviluppatori starebbero già lavorando per aggirare la questione implementando le funzioni di monitoraggio di CAID sui server invece che sui dispositivi degli utenti. Così facendo le modifiche apportate a livello dei server sarebbero più difficili da rilevare per Apple.

La società che ha creato TikTok, ByteDance, consiglia ai suoi sviluppatori di utilizzare il proprio dispositivo SDK così da emettere due nuovi identificatori utente, uno basato sull’indirizzo IP e l’altro sul numero IMEI univoco. Entrambi questi tag di tracciamento, però, violano le regole di Apple e dell’App Store perché non prevedono di ottenere l’autorizzazione esplicita degli utenti prima di utilizzare «altri ID con una rete pubblicitaria di terze parti». Anche il metodo delle impronte digitali viola le regole di Apple, che ha evitato di rispondere alle domande del Financial Times precisando solo che tutte le app che violano le sue politiche verranno rifiutate e non distribuite tramite l’App Store.

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