La rivalsa di Apple che fa causa a NSO Group (l’azienda dello spyware Pegasus)

Negli scorsi mesi era stata al centro di una enorme inchiesta giornalistica internazionale in merito allo spionaggio di giornalisti, attivisti e uomini politici

24/11/2021 di Redazione

Qualche mese fa, l’azienda israeliana NSO Group era finita al centro di una inchiesta giornalistica a livello internazionale – denominata Pegasus Project – a causa delle presunte attività di spionaggio nei confronti di giornalisti (alcuni di questi anche nell’Ungheria di Viktor Orbàn), di uomini politici e di attivisti per i diritti umani. Stando alle conclusioni del reportage giornalistico che aveva coinvolto più testate internazionali, diversi organismi impiegavano lo spyware Pegasus – realizzato appunto da NSO Group – per ottenere informazioni dai dispositivi mobili delle categorie elencate in precedenza. Oggi Apple fa causa a NSO Group per il fatto di aver colpito, nelle sue attività, anche i dispositivi made in Cupertino.

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Apple fa causa a NSO per lo spyware Pegasus

L’azione legale di Apple segue le feroci critiche che sono stati mossi a NSO Group da parte di altri operatori del settore, come Microsoft, Meta Platforms (ex Facebook), Alphabet, proprietario di Google, e Cisco Systems. Secondo l’azienda di Cupertino, NSO Group sarebbe responsabile di diverse azioni sui dispositivi Apple, che includono il controllo e la targettizzazione di questi ultimi. Una azione inaccettabile per l’azienda di Tim Cook, che ha ritenuto NSO direttamente responsabile e che – in un post sul suo blog ufficiale – ha dichiarato di aver intavolato l’azione legale per scoraggiare «ulteriori abusi e danni ai suoi utenti».

La causa è stata presentata alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California. In questo modo, Apple ritiene responsabile NSO Group al pari di tutti quei soggetti che utilizzano gli spyware per finalità non legali, come ad esempio gli hacker. E sostiene che, nel caso in cui dovesse vincere la causa, donerà 10 milioni di dollari (oltre ai risarcimenti eventualmente ottenuti) per combattere il crimine informatico.

NSO Group, anche in questo caso, ribadisce la posizione fino a qui tenuta nella vicenda: il suo spyware, secondo quanto riportato dall’azienda, ha contribuito a combattere il terrorismo in partnership con gli organismi istituzionali che se ne sono serviti e che eventuali utilizzi impropri dello stesso non possano essere di sua responsabilità. Questo sarà un nodo cruciale anche in questa causa: Apple ha citato NSO Group di fatto aggirando un problema più grande. Il fatto che lo spyware Pegasus sia stato utilizzato, ad esempio, da enti governativi, da stati, da organizzazioni nazionali. Impossibile avere contezza del loro operato: dunque, si prende di mira il mezzo per potersi assicurare, innanzitutto, che lo spyware non continui – come fatto fino ad ora – ad aggirarsi per riuscire a superare tutti i sistemi di sicurezza di Apple.

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