La guerra dei riders di Glovo e le app che “truccano” il ranking delle consegne
La denuncia di Uiltucs in merito a queste applicazioni fraudolente che penalizzano i riders onesti
22/12/2021 di Redazione
Forzare i criteri che disciplinano le consegne per ottenere più prestazioni e, di conseguenza, scalzare i propri colleghi in una sorta di guerra di tutti contro tutti. È quello ciò che sta accadendo con le app ingannevoli rispetto a Glovo, una delle principali piattaforme di delivery in funzione anche in Italia. Uiltucs – la sezione legata al terziario della Uil – ha denunciato l’utilizzo, da parte di alcuni riders, di app irregolari che puntano ad alterare ranking di Glovo nella scelta del fattorino a cui affidare la consegna. Solitamente funziona così: l’anzianità delle prestazioni, l’affidabilità, la prossimità territoriale sono tutti fattori che disciplinano i ranking per la scelta del rider di Glovo (ma anche di altre app di food delivery). Tuttavia, esistono dei sistemi di bot – oltre che dei sistemi manuali – per poter alterare questo ranking, senza violarne regole sostanziali. Si aggira semplicemente il sistema.
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Alterare ranking Glovo, la protesta del sindacato a favore dei riders onesti
Il sindacato ha messo nero su bianco quali sono le app fraudolente che vengono usate per alterare i ranking Glovo. Le ha chiamate per nome in un documento pubblicato sul suo sito ufficiale: sono Reglov, Glovobot, LaFenice, Sushi Clicker, GlovIp. Attraverso queste app, i riders che le utilizzano possono prenotarsi per delle consegne in anticipo e – addirittura – prenotare più consegne contemporaneamente. Questo non solo danneggia i colleghi onesti, ma causa anche disservizi alla stessa azienda di delivery. Per questo Glovo ha promesso al sindacato un rapido incontro sul tema. E per questo, all’interno dei suoi termini e condizioni di utilizzo, vieta espressamente l’utilizzo di app del genere.
O anche di altri sistemi “artificiosi” che influenzano la scelta dei riders: in tanti, infatti, creano degli account falsi o si fanno prestare degli account per alterare “manualmente” il ranking di Glovo (o di altre app di delivery). Il tutto sfruttando i servizi di messaggistica istantanea, gruppi e chat. Il sindacato lamenta però una lentezza di riflessi da parte di Glovo nella risoluzione del problema. E intanto raccoglie le lamentele dei riders che, a causa di queste app civetta (che, tra l’altro, funzionano con abbonamenti a pagamento), arrivano a perdere anche diverse centinaia di euro al mese.