Il messaggio di Anonymous ai militari russi dopo aver violato le loro stampanti

Il collettivo che dall'inizio della guerra in Ucraina si è reso protagonista di molte azioni dimostrative, questa volta è entrato direttamente nei sistemi di stampa

14/03/2022 di Enzo Boldi

Le azioni dimostrative di Anonymous contro la Russia si susseguono da giorni, fin dalle ore successive all’alba di quel giovedì 24 febbraio in cui le truppe inviate dal Cremlino hanno iniziato la loro invasione e la guerra contro l’Ucraina. Il collettivo di pirati informatici hanno prima preso di mira molte aziende legate a Mosca, poi i siti istituzionali (tra cui anche quello del Ministero della Difesa russo). Poi si è arrivati ai media più tradizionali – come la televisione – e per ultimo (ma probabilmente non sarà l’ultimo) è stato violato il sistema di stampanti dei militari russi.

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A condurre questo attacco sui generis è stato il gruppo GhostSec, che fa parte di Anonymous. Le stampanti violate sono state centinaia e no facevano parte solamente delle istituzioni militari, ma anche di quelle governative. E con questa operazione di hackeraggio, è stata data vita alla stampa di questo messaggio:

«Questa non è la tua guerra. Questa è la guerra del tuo governo. Mentiamo ai tuoi fratelli e sorelle. I soldati di alcune unità militari pensano di essere in formazione. Ma quando raggiungono il loro obiettivo, che è quello di essere un’esercitazione, vengono accolti da ucraini assetati di sangue che vogliono vendicarsi per la distruzione della loro terra che i burattini di Putin hanno inflitto loro. Alcuni di loro pensano che passeranno alla storia, rendendo il mondo un posto migliore quando prenderanno parte all’invasione dell’Ucraina. Fratelli, aprite gli occhi. Gloria all’Ucraina! Dio benedica gli ucraini e i russi. Lascia che il governo russo viva ciò che gli ucraini devono vivere ogni giorno».

Anonymous ha violato anche le stampanti militari russe

Un messaggio in linea con la battaglia – attraverso atti di pirateria informatica – iniziata nelle ore immediata all’inizio del conflitto. Anonymous, con quel messaggio stampato, sta proseguendo nella sua operazione di “sensibilizzazione” del popolo russo che – per via della censura – non è correttamente informato su quel che sta accadendo. E il riferimento ai militari, come evidente, arriva proprio dalle testimonianze di molti giovani soldati (arresi o arrestati) che hanno spiegato come dal Cremlino non siano mai arrivate indicazioni su questa operazione militare. Si parlava, infatti, di un’esercitazione. La realtà, poi, si è rivelata ben differente.

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