Vorrei la pelle bianca

IL SUPREMATISMO – È meglio prima di tutto sul piano brutalmente utilitaristico, perché nonostante molta acqua sia passata sotto i ponti dai tempi dello schiavismo, il potere è ancora bianco e il pregiudizio contro i neri è ancora fortissimo e non ha mai smesso di essere alimentato. Lo è in Africa, dove la maggior parte dei paesi sono oppressi da dittatori neri i fili sono tirati dai paesi dei bianchi e lo è negli Stati Uniti, anche se sembrerebbe che le cose siano cambiate o stiano per farlo. È vero che si sono visti neri ricoprire tutte le maggiori cariche pubbliche statunitensi, ma è altrettanto vero che lo stesso Obama era l’unico (quasi) nero in tutto il senato, che oggi ne ha ancora uno solo. Solo sette neri sono entrati in Senato in tutta la storia degli Stati Uniti e coprendo solo sei mandati, è nero infatti il senatore che subentrò ad Obama per il resto del suo mandato, quando questi fu eletto presidente nel 2008.

LA CHIAVE DEL POTERE – Il dato del Senato è moto più importante di quanto non sembri, alla Camera i neri sono 42 su 435 e mantengono una rappresentanza abbastanza vicina al loro peso demografico, fanno molto meglio delle donne che arrivano appena a 78 seggi nonostante siano più o meno la metà degli americani.  Ma la differenza con il Senato non la fa solo il fatto che le donne arrivino a 20 su 100 più o meno come alla Camera mentre i neri si riducono a un misero 1%, ma il fatto che i deputati hanno un mandato di appena due anni, mentre i senatori sono eletti per sei lunghi anni, un mandato che è il 50% più lungo persino di quello del presidente. Il senato americano per di più ha poteri superiori a quelli della camera ed esclusivi, approva i trattati prima che siano ratificati, ha l’ultima parola sulla nomina dei ministri, dei giudici federali, di molti ufficiali pubblici, dei militari di più alto grado, dei membri delle authority e anche degli ambasciatori.

L’UOMO BIANCO PRENDE TUTTO  – Non è difficile capire quale sia il bastione del potere bianco e maschio negli Stati Uniti e non è difficile capire che la vicinanza culturale e di classe tra questa robustissima maggioranza di maschi bianchi (e molto ricchi) e quella analoga ai vertici dell’economia mondiale, rappresenta agli occhi di chiunque la voglia vedere l’impersonificazione del potere bianco e maschio che controlla la maggior parte dell’economia e delle ricchezze mondiali e la più poderosa macchina militare del pianeta. Non è difficile notare come in fondo il panorama non cambi spostandosi negli altri paesi a maggioranza bianca, dove comunque essere nero è un handicap reale con il quale chi è nero si trova a combattere, anche in Africa. Dove peraltro la condizione della donna è ancora pessima a prescindere dalle leggi pur “moderne” e rispettose della parità di genere che molti paesi hanno approvato da tempo, se c’è qualcosa che ha unito le culture africane a quelle dei colonizzatori è stata proprio la comune impostazione ferocemente patriarcale.

NON E’ COLPA DELLE AFRICANE – Inutile e anche un po’ perverso quindi attaccare o deridere quelle donne che rischiano la salute, peraltro nell’indifferenza delle autorità, per illudersi di salire qualche gradino in una scala sociale che, in quanto donne e nere, le penalizza severamente anche e forse di più nei paesi africani

NOTA BENE: Ai fan di Jackson che si sono precipitati all’insulto, ricordo che è pacifico che si facesse iniezioni sbiancanti: “He also had hydroxychloroquine injected directly into his scalp regularly”. Alcuni fan mi hanno scritto che “non esistono prodotti sbiancanti” ripetendo le sue parole in un’intervista del 1993, ma si tratta di un falso clamoroso, come testimoniano i link che ho messo a disposizione anche sopra. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e di un traffico miliardario non possono certo essere smentiti dalle affermazioni di  una star in auto-promozione o dai deliri dei fanatici che ne difendono la memoria in maniera tanto scomposta. Incidentalmente, da nessuna parte nell’articolo scrivo che Jackson fosse razzista e tantomeno condanno la sua scelta, per me poteva anche aver cambiato sesso e non sarebbe stato un problema. Così non pare sia per i suoi fan, che lo difendono dalla “colpa” di aver voluto allineare il suo aspetto fisico a un immagine che lo facesse star bene. Niente di grave, ma prima di dare del razzista e dell’ignorante a chi scrive, sarebbe bene usare il cervello per cercare di capire di cosa e come se ne parla.

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