I dubbi sulla mazza da baseball che avrebbe colpito Anastasya: «Luca ucciso in 40 secondi»

28/10/2019 di Redazione

Gli investigatori stanno vagliando a fondo la versione di Anastasya Kylemnyk. Ci sarebbero molte cose che non combaciano: la prima – lo abbiamo detto subito – la presenza di una cifra consistente nello zainetto, a fronte dei 30 euro e della bottiglietta d’acqua dichiarati dalla ragazza di 25 anni subito dopo l’omicidio di Luca Sacchi. Ma poi ci sono anche altri elementi che rischiano di compromettere la sua versione dei fatti e che fanno propendere più per uno scambio di droga finito male.

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Anastasya Kylemnyk, il colpo con la mazza da baseball

La ragazza, infatti, ha affermato di essere stata colpita con una mazza da baseball, che per questo motivo è stata tramortita e ha perso i sensi, risvegliandosi soltanto quando Luca Sacchi era ormai in un lago di sangue. Tuttavia, le ferite riportate da Anastasya, che sono state valutate dai medici del pronto soccorso dove la ragazza era stata portata in codice giallo per lo shock subito, non sono state ritenute compatibili con quelle dichiarate. Insomma, gli investigatori sospettano anche sulla versione della mazza da baseball.

Per questo, ora, Anastasya potrebbe anche essere indagata. Per cautelarsi, la ragazza – di professione baby sitter – ha già nominato un avvocato. La sua versione dei fatti è centrale nella cronaca della morte del fidanzato. Ma ci sono anche altri elementi che sono stati vagliati dagli inquirenti. Dell’omicidio del personal trainer, infatti, c’è soltanto un video delle telecamere di sorveglianza, che non mostra la scena integralmente.

Dov’era Anastasya Kylemnyk al momento dell’assassinio di Luca Sacchi

Nelle immagini si vedono passare i ragazzi e, subito dopo, i due fermati per l’assassinio di Luca Sacchi, ovvero Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Questi ultimi erano alla guida di una macchina bianca, che ha fatto un tratto contromano e che si è parcheggiata in seconda fila. In quaranta secondi raggiungono Luca Sacchi e poi ricompaiono – di corsa – nella successiva inquadratura. I tempi sono incompatibili con un tentativo di uno scippo ai danni di Anastasya (che potrebbe anche non essere stata presente sulla scena), di una successiva colluttazione e dell’uccisione. Quaranta secondi sono più vicini al tentativo di mettere fine a un regolamento di conti, con un assassinio a sangue freddo.

FOTO dal servizio del Tg1 su Anastasya Kylemnyk

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