Amazon spinge per pubblicare una lettera contro la legge antitrust: «Danneggia la comunità di colore»

Secondo quanto scritto da un gruppo di minoranza, l'American Choice and Innovation Online Act danneggerebbe la comunità di colore

06/06/2022 di Redazione

Una email erroneamente inviata da Amazon alla redazione di Politico ha sollevato un caso sulla “American Choice and Innovation Online Act, S. 2992 (117)”, il provvedimento che mira a limitare il potere economico dei Big Tech per preservare il libero mercato e la concorrenza. Nell’email, Amazon spinge per fare pubblicare la lettera contro la legge antitrust scritta da un gruppo di minoranza, secondo la quale, il disegno di legge danneggerebbe la comunità di colore. E non solo.

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Amazon spinge per fare pubblicare la lettera contro la legge antitrust

La portavoce di Amazon Julia Lawless, nello scambio di email inviato per sbaglio a Politico, ha chiesto a un consulente di FTI Consulting di fare pressione sui media per fare pubblicare la lettera del National Minority Quality Forum (un gruppo di difesa incentrato sulle disparità sanitarie tra i gruppi minoritari) inviata ai legislatori che sollevavano preoccupazioni sul fatto che il disegno di legge potesse proteggere dalle violazioni dei dati sanitari. «Sarebbe possibile per tutti voi spingere questo con alcune delle newsletter – Politico tech, Politico Health, ecc. per sottolineare la continua preoccupazione di un’ampia sezione trasversale di gruppi, comprese le comunità di colore?» – avrebbe scritto Lawless, compiendo quasi un ultimo sforzo per cercare di contrastare una legislazione a loro sfavorevole.

Perché American Innovation and Choice Online Act  danneggerebbe le comunità di colore

Il disegno di legge in questione dovrebbe essere approvato questa la fine dell’estate e ha l’obiettivo di vietare ad alcune grandi piattaforme, come Amazon, Google, Meta e Apple, di compiere alcuni atti specifici, tra i quali “dare la preferenza ai propri prodotti sulla piattaforma” e “limitare ingiustamente la disponibilità di prodotti concorrenti di un’altra azienda”. Il fine principale della normativa è quelli di contrastare l’enorme potere economico di queste piattaforme digitali per tutelare la libera concorrenza. Secondo alcuni gruppi, sostenuti proprio dai giganti della tecnologia, l’ “American Innovation and Choice Online Act” e altri progetti di legge di questo tipo danneggerebbero le aziende di “proprietà di neri e ispanici”: piccole imprese di proprietà di minoranze che fanno affidamento su Google, Amazon, Apple e Meta per vendere i loro prodotti. «Molti gruppi hanno sollevato preoccupazioni sul fatto che le controverse proposte di legge del Congresso possano creare conseguenze indesiderate per i consumatori e le piccole imprese in tutto il paese» – ha affermato la portavoce di Google Julie Tarallo McAlister, secondo quanto scritto da Politico. Un appello fortemente sostenuto anche da Amazon, in passato accusata per aver maltrattato i suoi dipendenti neri e musulmani, che ha così rilanciato la questione.

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