Ci hanno confermato che Amanda Knox avrebbe speso 10mila dollari per il viaggio in Italia

L’upgrade in prima classe, il biglietto aereo del marito, l’alloggio e il volo della madre prenotati all’ultimo momento. Sono le spese aggiuntive che Amanda Knox e il marito, Christopher Robinson, avrebbero dovuto sostenere per il loro breve viaggio in Italia, a Modena, dove la 32enne di Seattle era stata invitata a partecipare al Festival di Giustizia Penale organizzato dall’Italy Innocence project.«Abbiamo speso oltre 10 mila dollari – assicura Amanda Knox, e aggiunge – Il viaggio ci ha messo in difficoltà dal punto di vista finanziario e siamo stati costretti a utilizzare i soldi messi da parte per il matrimonio». E l’associazione, contattata da Giornalettismo, sembra confermare.

La vicenda: l’annuncio del matrimonio e il lancio del crowdfunding per finanziarlo

Il comunicato stampa pubblicato da Knox e consorte arriva a seguito delle polemiche nate dall’annuncio del loro prossimo matrimonio. Questi i fatti. Alcune settimane fa la coppia lancia sul proprio sito web a tema spaziale una campagna di finanziamento per le nozze. «Ci piacerebbe molto offrire a parenti e amici la miglior festa di sempre», scrive la coppia. «Per questo abbiamo deciso di accettare donazioni per il nostro matrimonio». Il finanziamento, sottolineano, non è obbligatorio. Scorrendo il cursore nella pagina si arriva a tre possibilità di pagamento rispettivamente da 500, 1000 e 2000 dollari. La notizia diventa subito di dominio pubblico, e la stampa di tutto il mondo inizia a criticare la scelta di Amanda Knox e Christopher Robinson, giudicata di cattivo gusto.

Lo scoop: Amanda Knox e Christopher Robinson si sono sposati a dicembre 2018

Ma la vicenda non finisce qui. Alcuni giorni fa il settimanale italiano Oggi pubblica il certificato di matrimonio della coppia rilasciato dalla Contea di King, nello Stato di Washington, documento che dimostra che Knox e Robinson si sarebbero sposati nel dicembre 2018, alcuni giorni dopo le pubblicazioni apparse il 21 novembre. Prontamente i due rispondono ai giornalisti  che li accusano di aver imbrogliato i loro ospiti, e confermano di aver completato le pratiche per il matrimonio nel dicembre scorso  per semplificare il pagamento di tasse e assicurazioni, ma di voler ora festeggiare con parenti e amici.

Il viaggio a Modena e le spese inaspettate: così sarebbe sfumato il matrimonio

Oggi, sempre sul sito a tema spaziale della coppia, è apparso un altro comunicato stampa a commento della vicenda. A scrivere è Amanda. «Io e il mio fidanzato [o marito? Ndr] Christopher Robinson vogliamo sfatare alcune falsità che sono state dette su di noi a proposito del matrimonio e del nostro viaggio a Modena, in Italia, per partecipare al Festival di Giustizia Penale». Amanda prosegue spiegando come l’arrivo dell’invito da parte della Italy Innocence project, organizzazione no profit con sede a Roma, fosse del tutto inaspettato e che certamente non si sarebbe mai aspettata di organizzare le proprie nozze e il primo viaggio in Italia dopo otto anni allo stesso tempo. «L’Italy Innocence project – scrive Knox – ha in parte sostenuto le nostre spese ma ho dovuto spendere 10 mila dollari aggiuntivi per la sicurezza, per l’alloggio di mia madre e i voli».

La conferma da Italy Innocence Project: «La mamma ha deciso di venire all’ultimo momento, questo ha fatto lievitare i costi»

Martina Cagossi, program manager dell’Italy Innocence Project, contatta da Giornalettismo conferma le parole della ragazza. «Come per tutti gli altri ospiti abbiamo offerto ad Amanda il volo in economy, l’albergo e i pasti per i tre giorni del convegno, il 13-14-15 giugno. Poi da quello che so ha chiesto l’upgrade del volo probabilmente per viaggiare insieme al fidanzato», afferma Cagossi. Ma la spesa che avrebbe fatto lievitare il costo della sua breve permanenza in Italia sarebbe dovuta dalla decisione di far volare a Modena anche la madre. «Il suo sostegno psicologico era fondamentale per me in questo contesto», assicura Amanda. «In effetti quando Amanda ha confermato la sua presenza al festival era aprile. La presenza della madre ci è stata comunicata a fine maggio/inizio giugno. Il costo del volo deve essere stato molto elevato così come l’alloggio prenotato all’ultimo momento», conferma Martina Cagossi.

 

Share this article