Il commento tranchant di Albertini su Salvini: «È stato mio consigliere comunale, è inadatto a governare»

L'ex sindaco di Milano dice che è «come il fratello monello che invita l'altro a bere alcolici»

22/10/2020 di Redazione

Una cosa è quando le critiche arrivano dalle opposizioni e lì può esserci il dubbio legittimo della malafede causata dall’inevitabile competizione elettorale. Un’altra è quando queste critiche arrivano direttamente dagli alleati. O meglio, dagli ex alleati. L’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini su Salvini non spende affatto parole dolci. Anzi. In un’intervista al Foglio racconta com’è stata l’esperienza di governo dell’attuale leader della Lega quando era consigliere comunale a Milano proprio nella giunta Albertini.

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Albertini su Salvini: «È inadatto a governare»

«Io Salvini lo conosco bene – ha spiegato Albertini a Carmelo Caruso de Il Foglio -. L’ho visto all’opera da consigliere comunale. Faceva parte della maggioranza e andava in piazza a fare opposizione. Il suo compito è tenere allegra la gente. Non è un uomo capace di governare. È inadatto».

Una affermazione che si inserisce bene nell’ultimo contrasto che il leader della Lega ha avuto con il governatore della Lombardia Attilio Fontana, prima che quest’ultimo firmasse l’ordinanza per il coprifuoco in Lombardia dalle 23 alle 5 a partire dalla giornata del 22 ottobre. Secondo Albertini, il presidente della regione ha fatto benissimo a proseguire dritto per la sua strada e a non prestare ascolto a Matteo Salvini – ammesso che le cose siano andate davvero così.

Per dare una ulteriore definizione di Matteo Salvini, Gabriele Albertini ha utilizzato la similitudine dei due fratelli. Secondo l’ex sindaco di Milano, il leader della Lega è come quello tra i due fratelli che invita l’altro a bere e a fare marachelle. Il «fratello monello», per usare una sua espressione. E anche il fatto che Albertini sminuisca l’opera di Salvini descrivendolo come quello che «serve a tenere allegra la gente» non è particolarmente lusinghiero.

Matteo Salvini è stato consigliere comunale a Milano, una delle sue prime esperienze in politica. Le sue strade si sono incrociate con quelle di Albertini nel 1997-1998 e nel 2006. Evidentemente, l’ex primo cittadino non ne ha un buon ricordo.

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