La posizione di Salvini sul taglio dei parlamentari non è coerente (come invece rivendica) | VIDEO

C'è un filmato in cui fa capire ai suoi sostenitori di votare per il no

25/08/2020 di Enzo Boldi

C’è chi dice sì. C’è chi dice no. Poi c’è chi dice sì facendo capire che bisogna votare no. Questa è la storia di Matteo Salvini che lunedì sera, in collegamento con Luca Telese e David Parenzo a In Onda, ha rivendicato la sua coerenza sul taglio dei parlamentari, con il referendum che sarà votato domenica 20 e lunedì 21 settembre. Ora, però, compare un video in cui lo stesso leader della Lega risponde alla domanda di un suo sostenitore proprio su quella riforma costituzionale. E la risposta sembra essere molto meno coerente delle sue intenzioni decantate nelle interviste pubbliche.

LEGGI ANCHE > «Abbiamo azzerato la legge Fornero, promessa mantenuta». Ma non è così

Nel filmato, durante una cena, un sostenitore della Lega chiede a Matteo Salvini quale posizione bisognerebbe avere nelle urne elettorali il 20 e il 21 settembre. Questa la risposta del segretario del Carroccio.

Matteo Salvini e la doppia faccia sul taglio dei parlamentari

Un filmato in cui contano più i gesti e le facce che le parole che vengono pronunciate. «Io ho votato sì 4 volte», esordisce Salvini che poi prosegue con un sorridente «tu fai quello che credi, ci siam capiti». Poi una voce fuori campo dice: «Però è cambiato tutto, dobbiamo votare no». E il leader della Lega sorride e annuisce. Poi, sbracciando con il suo vicino al tavolo, continua a ridere e divertirsi proprio su questo tema.

Sì o no. No

Insomma, abbiamo capito che la Lega non si batterà con una campagna elettorale in favore del sì al taglio dei parlamentari. Anzi, il suo segretario sembra più pendere verso il no. O almeno questo è il messaggio che lancia ai suoi elettori negli incontri vis a vis. Insomma, la sola faccia che ha rivendicato di avere, magicamente, si sdoppia in due. La coerenza, così coma accaduto nel Pd, non è la qualità principale della politica nostrana.

Share this article