Akamai è tornato online, il problema globale risolto dopo circa 50 minuti di down
Diversi portali bancari, strutture sanitarie, siti di gaming sono stati irraggiungibili per un tempo che ci è sembrato interminabile
22/07/2021 di Gianmichele Laino

Basta dare un’occhiata a questo tweet per capire la portata del problema che, per circa 50 minuti, ha tenuto con il fiato sospeso mezzo mondo di internet. L’Akamai down del 22 luglio 2021, infatti, ha causato una sospensione delle pubblicazioni e dei servizi in diversi angoli del pianeta: portali bancari, strutture sanitarie (sono stati segnalati momenti di caos nel servizio 911 in diversi stati USA), siti di gaming, testate giornalistiche:
The internet is on fire again. This time courtesy of Akamai DNS: https://t.co/BUusCvwNGb pic.twitter.com/JiBvzSZXJk
— Catalin Cimpanu (@campuscodi) July 22, 2021
Akamai down, la cronaca di 50 minuti molto complessi
Intorno alle 11.51 (orario americano), la cdn di Akamai è andata in blackout. Questo ha comportato un down di diversi servizi online e diversi portali, tra cui anche Giornalettismo. Qualche minuto dopo, l’account Twitter ufficiale dell’azienda ha rivelato di essere a conoscenza del problema e di investigarlo per poterlo risolvere nel più breve tempo possibile:
Akamai is experiencing a service disruption. We are actively investigating the issue and will provide an update in 30 minutes.
— Akamai Technologies (@Akamai) July 22, 2021
In modo particolare, il portale di System Status di Akamai parlava in maniera definitiva di un problema alla Edge DNS. Contemporaneamente, sono iniziate ad arrivare le principali segnalazioni di malfunzionamenti di servizi web da tutto il mondo e hanno iniziato a circolare le ipotesi più disparate. Esattamente com’era successo con Fastly (che aveva avuto un problema analogo), si sono rincorse le voci di un possibile attacco hacker. Cosa che – in base all’esperienza che abbiamo sviluppato in queste circostanze – va categoricamente esclusa.
Tant’è che Akamai ha risolto il problema in circa 50 minuti. Al termine dell’intervento, l’azienda ha pubblicato una nuova nota ufficiale, non specificando ancora – tuttavia – la natura del problema:
We have implemented a fix for this issue, and based on current observations, the service is resuming normal operations. We will continue to monitor to ensure that the impact has been fully mitigated.
— Akamai Technologies (@Akamai) July 22, 2021
Sono tornate regolari, dunque, le pubblicazioni di Giornalettismo. Così come hanno ripreso a funzionare diversi siti diffusi su scala internazionale come Ally Bank, Fidelity, Sony’s PlayStation Network, Airbnb. Va registrato, contemporaneamente, anche un momentaneo down di Amazon che, per alcuni servizi (e nonostante la cdn proprietaria AWS) si serve di Akamai.
We are continuing to monitor the situation and can confirm this was not a result of a cyberattack on the Akamai platform.
— Akamai Technologies (@Akamai) July 22, 2021
Arriva ora, infatti, la conferma che smentisce categoricamente che si sia trattato di un attacco hacker Akamai. Questa affermazione arriva direttamente dal profilo Twitter di Akamai – con il quale la società sta aggiornando il mondo su quanto accaduto -, che continua a monitorare la situazione per fornire una spiegazione.