Il governo del motto «Aiutiamoli a casa loro» taglia i fondi per aiutarli a casa loro

31/07/2019 di Enzo Boldi

Lo hanno ripetuto talmente tante volte che il loro è diventato uno stile di vita. A parole, non nei fatti. «Aiutiamoli a casa loro», ha sempre detto Matteo Salvini convincendo anche i suoi elettori e trascinando dietro di sé anche un folto gruppo di rappresentati del Movimento 5 Stelle, anche se Alessandro Di Battista sostiene questa tesi da tempo. Un bel progetto e anche coerente: dare una mano ai Paesi e alle popolazioni africane e del Medio-Oriente attraverso investimenti per consentire loro di rimanere e crescere nelle loro terre natie. Bell’idea. Poi, però, quando si va al governo non si fa nulla (se non chiudere i porti e far credere che il vero problema dell’Italia siano i migranti). Anzi, si tagliano proprio quei fondi per aiutarli a casa loro.

Come riporta The Vision, il governo gialloverde ha inaugurato un trend di taglio dei fondi Aps. Cosa sono? Si tratta di quella parte di bilancio (che secondo le direttive internazionali dovrebbe attestarsi allo 0,30% in rapporto al reddito Nazionale lordo) destinato agli Aiuti per lo Sviluppo. Una fetta consistente, dunque, dei contributi che i Paesi più ricchi inviano a quelli più poveri e in difficoltà. Aiutiamoli a casa loro, in pratica. Ma quel motto, dall’amaro sapore elettorale, si è perso nei meandri delle scelte del governo Lega-Movimento 5 Stelle.

«Aiutiamoli a casa loro», tagliando i fondi per aiutarli

Nel 2017, infatti, si era arrivati a quello 0,30% indicato dalle direttive internazionali. Da quando, invece, a guidare il Paese ci sono Salvini, Di Maio&Co. quella soglia è precipitato allo 0,24%. In soldoni: sono stati tagliati circa 860 milioni di euro dal fondo per gli Aiuti per lo Sviluppo. Con tanti saluti alla cooperazione e a quel motto «Aiutiamoli a casa loro» che, leggendo queste cifre, ha il sapore della presa in giro data in pasto agli elettori. E ora, con l’odio che impera sui social, si dirà che neanche quei soldi vanno versati. Insomma, il corto-circuito leghista (in primis) e del Movimento 5 Stelle (in parte) – per non parlare di Fratelli d’Italia, che però non è al governo – è servito.

Dire cose, far credere gente

Luigi Di Maio, come riporta The Vision, aveva promesso (a maggio) che sarebbe stato intrapreso un percorso per riportare gli Aps a quello 0,30%. Il trend, invece, indica un nuovo calo per centinaia di milioni di euro. Insomma, «Aiutiamoli a casa loro» si è rivelato l’ennesimo bluff elettorale. Uno slogan per aizzare le folle e far credere di voler portare una soluzione nel rispetto dell’umanità. Invece Matteo Salvini, il grande profeta di questo motto, non ha alcuna intenzione di farlo e si limita ad attuare decreti che fanno aumentare il numero di illegali in Italia, senza trovare soluzione e facendo credere di risolvere il problema.

(foto di copertina:  ANSA/FILIPPO VENEZIA)

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