Come si entra in un’agenzia di management?

Il mondo dell'influencer marketing ha assunto un ruolo apicale nelle dinamiche dei social. I creator si rivolgo alle agenzie specializzate che, a loro volta, sono alla ricerca continua di nuove persone da inserire nei propri team

03/02/2023 di Redazione Giornalettismo

In un mondo sempre più social, le agenzie di management hanno assunto un ruolo fondamentale nella cura dei dettagli di tutte quelle dinamiche che rientrano nella macro-categoria dell’influencer marketing. Un tempo, prima che la rete diventasse il fulcro centrale del successo di una futura e futuribile piccola o grande “star”, c’erano i singoli agenti che gestivano e facevano gli interessi (come accade ancora oggi per i calciatori) del “cliente” che si era rivolto a loro. Oggi, invece, le dinamiche di mercato hanno portato a un’esigenza: lo sviluppo di un modello di business aziendale, con un vero e proprio team, in grado di sostenere, supportare e dare vita a veri e propri progetti di marketing.

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Il principio alla base delle agenzie management è quella del supporto alla gestione delle pagine pubbliche dei vari creator. Non a caso, infatti, le mansioni riguardano alcuni punti specifici:

  • Gestione dei rapporti con i media;
  • Organizzazione e supervisione di eventi;
  • Promozione dell’immagine del creator-influencer;
  • Creazione, coordinamento di campagne di influencer marketing (con confronto con i brand e con i singoli creator social);
  • Stipulazione di contratti commerciali.

Punti che, a prima vista, possono sembrare gli stessi di un “agente vecchio stampo”. La differenza rispetto al passato, però, è tangibile negli effetti, nelle piattaforme e negli strumenti.

Il ruolo dei creator-influencer

Perché ogni social ha dinamiche differenti e ogni campagna e progetti di sviluppo di un profilo social deve essere tarato sulla piattaforma di riferimento. E qui entrano in ballo i creator-influencer che sono i veri e propri protagonisti attivi – ovvero quelli su cui viene puntata la luce dei riflettori – del mondo dell’influencer marketing. E ce ne sono di moltissimi tipi: c’è chi si occupa di lifestyle, chi di sport, di food, di beauty, di travel o di tech. Queste differenziazioni sono fondamentali all’interno di un’agenzia management per poter differenziare i propri progetti, contatti con i brand e profili da contattare. Ma non c’è solamente questo, perché le dinamiche del mercato sono talmente varie da non permettere una gestione uguale (o similare) tra i tanti attori social che fanno parte di un’agenzia. Sta di fatto che le agenzie scelgono di “seguire” un creator in base a tre punti-chiave:

  • La solidità di un progetto;
  • L’abilità nel saper creare contenuti integrabili con i brand clienti;
  • Avere numeri “interessanti” per poter sviluppare una collaborazione potenzialmente utile al creator e all’azienda.

Princìpi che sono alla base del monitoraggio che le agenzie di management effettuano quotidianamente sulle varie piattaforme, andando a scandagliare all’interno delle diverse reti social per trovare i profili ritenuti migliori in un panorama che diventa ogni giorno sempre più vasto.

La “classificazione” degli influencer

All’interno delle agenzie, infatti, ci sono influencer differenti tra loro. Non solamente per quel che riguarda le “tematiche” di riferimento affrontate sulle varie piattaforme, ma anche in base all’audience (ovvero il numero di follower sui social, con particolare attenzione a Instagram e TikTok). Questo dettaglio ha un peso non solo nelle contrattazioni private tra la persona e l’azienda, ma anche per la tipologia di classificazione che ha dei riflessi – ovviamente – anche sulla portata di ogni singolo post, stories, video o altre condivisioni. In linea generale, con paletti standard a livello globale, esistono 5 livelli:

  • nano-influencer: tra i 1.000 e i 10mila follower;
  • micro-influencer: tra i 10mila e i 100mila follower;
  • mid-tier (o macro) influencer: tra i 100mila e i 500mila follower;
  • mega-influencer: tra i 500mila e i 2 milioni di follower;
  • Celebrities: +2 milioni di follower.

Differenziazioni in base alla portata di ogni singolo contenuto che, però, possono essere sfruttata per diverse campagne di marketing. Per esempio, con nano e micro-influencer si possono ideare e realizzare delle strategie di digital marketing (seguendo un modello che sta avendo molto successo negli Stati Uniti) su specifiche nicchie di mercato. Perché se un mega-influencer o una celebrities ha un pubblico maggiore (a livello numerico) l’engagement dei più piccoli tende spesso a toccare percentuali più elevate. Dunque, anche se i numeri sono molto differenti tra loro, le agenzie management devono differenziare le proprie scelte in base ai progetti che si vogliono realizzare. Oltre ad aiutare il singolo content creator a sviluppare la propria pagina e a “crescere” sui social.

Agenzie management, pillole per chi vuole lavorare in questo mondo

E se da una parte c’è il creator – che è il frontman di un lavoro coordinato e realizzato grazie alla collaborazione di un manager, di un’agenzia o di un team -, dall’altra c’è chi lavora all’interno di un’agenzia di management. Una professione diventata sempre più ambita, con richieste che sono andate di pari passo alla velocità con cui sono cresciuti i social network e tutto ciò che ne è conseguito a livello di marketing. Mentre sul web si susseguono e si sono susseguite numero iniziative, con la realizzazioni di corsi ad hoc per la formazione dei giovani interessati a questo mestiere, i primi ad aver introdotto il concetto di “management” legato al mondo dei social network si sono “costruiti” da soli. Ma oggi, con il mercato in continua evoluzione ed espansione, chi vuole entrare a far parte di questo mondo deve avere un know how specifico:

  • Conoscere il mercato della comunicazione nel mondo digitale;
  • Essere a conoscenza del funzionamento di tutte le piattaforme di social networking;
  • Avere (dal punto di vista commerciale) contezza di come instaurare e mantenere relazioni con i clienti per dare vita e sviluppare delle trattative che, alla fine, convergeranno in un progetto di influencer marketing.

Princìpi base che possono arrivare non solo da un percorso accademico, ma anche dall’esperienza e dalla crescita professionale accumulata nel tempo.

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