Gli ascolti di Dazn e le mancate corrispondenze con Auditel: verifica l’Agcom

Ci sarebbe una mancata corrispondenza del 58%. Una questione non secondaria, che pesa anche sui diritti televisivi della Serie A

13/09/2021 di Gianmichele Laino

La questione è molto semplice: Dazn ha comunicato i dati di ascolto delle partite della Serie A soltanto dopo due giornate (in concomitanza con la sosta delle nazionali). Il tutto per permettere all’istituto Nielsen di fare le proprie rilevazioni. Queste ultime, tuttavia, non sarebbero corrispondenti a quelle effettuate da Auditel, con una differenza del 58% (Dazn conta, cioè, il 58% di telespettatori in più rispetto a quelli rilevati da Auditel). Una questione che non è semplicemente utile a verificare quante persone siano effettivamente interessate al calcio di casa nostra, ma che pesa anche nella questione dell’assegnazione dei diritti televisivi. Per questo motivo, per la seconda volta in pochi mesi, l’Agcom è costretta a entrare in orbita Dazn per verificare, attraverso l’apertura di una procedura, la reale portata dei numeri del calcio in streaming.

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Dati Dazn, la procedura dell’Agcom per verificarli

Nielsen certifica esternamente il dato comunicato da Dazn. Stando alla società che trasmette il nostro calcio in streaming, i dati comunicati al termine delle prime due giornate di campionato sarebbero gli aggregati tra quelli rilevati sulle smart tv e quelli rilevati a partire dagli altri dispositivi mobili (pc, smartphone e tablet). Oggi, tuttavia, l’Agcom dovrà approfondire la questione, dando il via a un iter molto importante per la misurazione dell’audience del calcio in tv. Non è secondario: l’8% dei ricavi dei diritti televisivi deve essere redistribuito tra le società che sono più seguite sul piccolo schermo. In un sistema in cui si ha anche il minimo sospetto sulla corrispondenza dei dati con la realtà, fare una ripartizione del genere (con le società sempre più in crisi post covid e quindi bisognose di qualsiasi forma di introito) può esporre il fianco a diverse problematiche.

Cosa è successo, in effetti, nelle scorse due giornate? Auditel contesta a Dazn che l’utente unico venga in realtà conteggiato più volte nell’ambito della stessa giornata. Se, grazie alla ripartizione del calendario, un utente vede una partita il venerdì, una il sabato e l’altra ancora la domenica, verrà conteggiato tre volte – secondo l’interpretazione fornita da Auditel. Ecco perché la differenza tra i dati di traffico comunicati da Dazn (4,3 milioni nella prima giornata di campionato e 4,7 milioni nella seconda giornata di campionato) e quelli di Auditel è del 58% (con Auditel che rivede al ribasso queste indicazioni fornite da Dazn e certificate attraverso Nielsen).

Nielsen ha messo in campo un procedimento che dovrebbe misurare in maniera statistica anche le visioni contemporanee (più utenti su uno stesso dispositivo o più dispositivi grazie a uno stesso abbonamento, cosa permessa dall’abbonamento di Dazn). Al termine di questa settimana, l’Agcom potrebbe dare qualche indicazione in più sulla disfida dei dati.

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